Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

Unità


NOI E LA LEGA, SOLO UNITI SI VINCE


L’annunciato ripensamento leghista sul caso Cosentino non cala alcuna “pietra tombale” sul cosiddetto “asse del Nord”. Vi sono scelte che attengono alla tattica e scelte strategiche, queste non cambiano col mutare di quelle. Se non altro, perché non sono nella disponibilità della politica di partito. Una ragione c’è, se l’alleanza di centrodestra, finita in pezzi all’inizio del 1995, si è successivamente ricomposta in una sorta di falange macedone, contro venti e maree. 

Tale ragione deriva dalla sostanziale unità degli interessi rappresentati, intolleranti di divaricazioni radicali. Uniti si vince, divisi si perde: contro l’evidenza di questo calcolo elementare non c’è “pietra tombale” che tenga. 
Si capisce che oggi la Lega cerchi raggi di fortuna nell’opposizione al governo dei professori, ciò che la conduce alla riscoperta della sua originale diversità di forza “tellurica”, legata al territorio da cui è scaturita. Quando la tempesta infuria e travolge antiche certezze, è legittimo approntare scialuppe di salvataggio per il caso di naufragio.
Ma l’unità prepolitica del blocco sociale di riferimento, fatto di un idem sentire nelle cose che contano, oltre che di interessi comuni, non scompare quali che siano le possibili variazioni del quadro politico, o storico, in cui si colloca. In Lombardia, Padania, e Italia tutta, l’unità della rappresentanza partitica dell’opinione di centrodestra si impone di necessità in vista degli appuntamenti elettorali, per tornare a vincere. 

Libero ognuno di fare il suo giro di walzer, sapendo che tornerà l’ora di marciare uniti. Uniti, ben s’intende, nella propria famiglia politica allargata: unica, come è unico il bacino elettorale a cui attingono le diverse espressioni del centrodestra. Un conto è un qualche giro di walzer, altro sarebbe un cambiamento di campo: gli elettori non potrebbero riconoscervisi e non mancherebbero certo di una casa comune in cui ritrovarsi.

Articoli più letto dell'ultimo mese