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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Esposto Pdl contro agenzie di rating


CRISI: PDL PRESENTA ESPOSTO ALL'ANTITRUST, CONTRO AGENZIE DI RATING

ROMA - Il gruppo parlamentare alla Camera Pdl ha deciso di accendere un faro, per usare un’espressione cara a Borrelli, sulle società di rating».
Il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto ha illustrato con Laura Ravetto l’esposto presentato da quest’ultima all’Autorità garante della concorrenza e del mercato su Standard & Poor’s: «Abbiamo chiesto di verificare la possibilità di aprire un’istruttoria sotto il profilo dei potenziali comportamenti abusivi e abuso di posizione dominante alla luce degli articoli 102 e 101 del Trattato sul funzionamento dell’Ue», ha spiegato Ravetto.
Cicchitto e Ravetto hanno messo in evidenza i potenziali conflitti di interesse delle società di rating, che opererebbero in condizioni di assenza di effettiva concorrenza e sostanziale oligopolio. «Si è «scoperto» che il problema non era Berlusconi - rileva Cicchitto - ma le nuove dinamiche nell’economia internazionale scossa dalla guerra di tutti contro tutti. Si e’ scoperto anche che le agenzie non sono neutrali, per esempio la Capital World Investment controlla il 12% di Moody’s e il 10% di Standard & Poor’s. E l’Italia rischia solo di prendere colpi da tutti senza poter rispondere.
Spero che la sinistra se ne renda conto, mettendo nel proprio bagaglio un po’ meno Travaglio e un po’ più Marx».
Cicchitto non ha escluso, comunque, che nella mozione unitaria Pdl-Pd-Terzo polo si ponga la questione di un’agenzia di rating europea: «Se ne sta discutendo. Certo, e’ motivo di riflessione il fatto che la Cina se ne sia creata una propria...».


fonte: www.diariodelweb.it

Nota a margine: Il Popolo della libertà esce allo scoperto e alla Camera propone un'azione contro le agenzie di rating. Chi in questi mesi ha seguito i miei interventi è a conoscenza di quanto mi sia battuto per denunciare il ruolo malsano e sopravalutato di questi istituti privati. 

L'estate scorsa siamo anche usciti con un volantino per sottolineare la necessità di riportare al centro delle dinamiche l'economia reale in opposizione delle ciniche alchimie di taluna finanza speculatrice, sollevando appunto la questione ed il ruolo delle agenzie di rating. L'iniziativa promossa dal partito va nella giusta direzione. Ma non basta! Tra le altre cose, bisogna proseguire verso il ripristino della sovranità monetaria e verso una riforma del sistema bancario, scindendo le banche d'investimento e d'affari dalle banche commerciali. Avanti! 

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