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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

Antifa...blablabla

ANNIVERSARIO ACCA LARENZIA, ANPI: VIETARE IL RICORDO DEI MORTI DI DESTRA
Ah, che bella questa esplosione di diritti sotto l’ala protettrice del governo tecnico. Come ci sentiamo tutti rinati a nuova vita, trasfigurati dall’alone di santità emanato dal caritatevole ministro Riccardi, dall’esorbitante sobrietà del premier Monti. Come è rasserenante scoprire che nel 2012 che doveva farci trovare tutti più bravi e più belli diventi un criminale se commemori tre ragazzini uccisi come cani in una fredda sera del 1978. L’Anpi Lazio, ancora piena di buoni sentimenti natalizi, ha infatti diramato una sobria nota in cui ha spiegato: «La manifestazione organizzata il 7 gennaio a Roma dai gruppi neofascisti romani e nazionali, in occasione dell’anniversario degli omicidi di Acca Larenzia (1978), mette a forte rischio la sicurezza della capitale, rischiando di alimentare l’odio politico e di trasformarsi in un evento mediatico di apologia del fascismo e dell’antisemitismo». Proprio per questo, la sempre illuminata Anpi chiede «al Prefetto di Roma di vietare la manifestazione». Perché sia mai che qualche questione possa chiudersi senza divieti, senza prepotenze, senza atti di forza. Si potesse per una volta parlarne, ragionarne, anziché fare i questurini delle manifestazioni, delle idee, persino delle commemorazioni funebri. E poi, per non farsi mancare nulla, l’Anpi romana ha invitato «fermamente il sindaco Gianni Alemanno a ritirare la proposta di intitolare una strada a Giorgio Almirante. È raccapricciante a 73 anni dalla promulgazione delle Leggi Razziali fasciste che venga avanzata tale proposta. Almirante fu il segretario di redazione della rivista La difesa della razza (quindicinale che tra il 1938 e il 1943 fu l’espressione più diretta del razzismo del regime fascista)». Che vergogna, un leader politico così importante ridotto al rango di uno scrittorucolo razzista. Neanche fosse stato un Bocca qualsiasi.

Adriano Scianca
www.secoloditalia.it

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