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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Angelino Alfano in Veneto


IL PDL VENETO CONVOCA GLI STATI GENERALI: ALFANO SARA' A PADOVA IL 21 GENNAIO PER LANCIARE I CONGRESSI VENETI


Il Pdl convoca gli stati generali in vista del congresso. Sarà Angelino Alfano, il segretario nazionale, a presiedere l'assemblea di amministratori e militanti convocata il 21 gennaio alla Fiera di Padova. Una scelta che ribadisce la centralità del Veneto nello scacchiere azzurro, nonostante l'asfissiante concorrenza leghista e i periodici scossoni (ultimo, lo scandalo delle iscrizioni fasulle a Vicenza) che agitano il partito. Resta un punto interrogativo sul calendario dei congressi provinciali: iIl coordinatore Alberto Giorgetti e il vice Marino Zorzato - per parte loro - sarebbero favorevoli ad uno svolgimento simultaneo delle sette assemblee, inclusa quella vicentina, affidata però ad un “garante super partes”.

Grandi manovre in atto tra le correnti e i signori delle tessere. In ballo c'è, anzitutto, la poltrona di coordinatore. Giorgetti, non più sottosegretario all'Economia, mira alla conferma, sostenuto dalla componente di matrice An ma anche dai seguaci di Maurizio Sacconi come Sergio Berlato (l'europarlamentare-lobbista dei cacciatori nell'occhio del ciclone a Vicenza) e Clodovaldo Ruffato, il presidente del consiglio regionale.

Quest'ultimo,domattina, riunirà la sua componente di ispirazione cattolica allo Sheraton di Padova: «Vogliamo riorganizzarci sul territorio e il partito deve assumere una forte connotazione regionale», annuncia «con un obiettivo chiaro, quello di riconquistare il Veneto, cioè di recuperare la fiducia smarrita e i consensi migrati altrove». Urge un cambio di rotta? «Io penso che il Pdl debba caratterizzarsi per le sue proposte: dalla riforma generale dello Stato, secondo il criterio della semplificazione, al taglio ai costi della politica. Noi abbiamo ridotto i consiglieri, abbattuto le indennità, abolito i vitalizi. Se l'esempio fosse seguito da altri, a cominciare dal Parlamento, il segnale ai cittadini sarebbe positivo. E poi la riforma elettorale: aldilà della bocciatura dei referendum alla Consulta, è indispensabile restituire agli elettori il diritto di scelta; viceversa, delegittimazione e astensionismo dilagheranno».

Ma chi sarà il competitor di Giorgetti? Nello schieramento che fa capo a Zorzato, crescono le quotazioni di Davide Bendinelli, legate però all'andamento congressuale nella sua città, Verona. E Giancarlo Galan? Indebolito dalla secessione dei fedelissimi Fabio Gava e Giustina Destro, l'ex ministro mena fendenti e prova a ritessere i legami con industriali e finanzieri. Un generale senza truppe, chiosano maligni gli avversari.

Filippo Tosatto

(da "IL MATTINO DI PADOVA" del 13 gennaio 2012)


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