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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Tra suicidi e gesti di disperazione l'Italia va a picco. Grazie Monti!

  
I GESTI DI DISPERAZIONE, COME QUELLO DI BERGAMO, NON VANNO ENFATIZZATI MA NEMMENO SOTTOVALUTATI. LA POLITICA ORGANIZZI MENO CONVEGNI E ASCOLTI DI PIU’ LE PERSONE
   

Pare siano state le difficoltà finanziarie a spingere un 50enne armato di fucile ieri a barricarsi nella sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, nel Bergamasco, e a prendere in ostaggio una quindicina persone, in un'azione durata cinque ore e conclusasi in serata senza vittime e con la resa dell'uomo.
In serata l'uomo, che la polizia ha identificato come Luigi e residente in un paese della zona, ha rilasciato l'ultimo ostaggio, un dipendente dell'Agenzia delle Entrate, per arrendersi poco dopo.
<< L’ennesimo gesto di disperazione che non va enfatizzato ma nemmeno sottovalutato – è il commento a caldo del vice capo vicario della delegazione del Pdl al parlamento europeo on. Sergio Berlato.
Il numero di suicidi collegato alle dinamiche della crisi economica è un dato che non può che allarmare ogni persona con un minimo di sensibilità umana e sociale – spiega Berlato.
Per questa ragione l’invito che rivolgo a chi ha responsabilità istituzionali è di scendere dal piedistallo del Palazzo; il disagio sociale che coinvolge sempre di più i nostri connazionali deve imporci un atteggiamento che sia a più diretto contatto con le persone >>.
Insomma, - continua il parlamentare europeo -  << ritengo sia meglio organizzare meno convegni chiusi in saloni sfarzosi e più iniziative vicine alle persone volte anche solo per ascoltare i loro problemi. Dobbiamo – è il monito di Berlato – tornare ad ascoltare quella parte della società indifesa che nutre sempre meno speranze e che rischia di essere travolta dagli avvenimenti legati alla crisi economica, recuperando nel concreto quella distanza crescente tra i diversi piani della società che il cinismo delle dinamiche economico-finanziarie ha accresciuto a discapito dei soggetti più deboli >>.


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