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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Non è un paese per giovani

 
ON. BERLATO (PDL-PPE): DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, LASCIARE I DOGMI MERCATISTI AL NOVECENTO PER INTRAPRENDERE NUOVE POLITICHE INDUSTRIALI
  

ll tasso di disoccupazione è in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e +1,7 punti rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Istat. Su base annua si registra una crescita del 23,4%, 476 mila unità in più. Diminuiscono invece a marzo gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, 40 mila unità in meno rispetto al mese precedente). In Eurozona la disoccupazione è salita a 10,9%, fra i Paesi membri il tasso più basso è stato registrato in Austria (4%).
<< Il dato statistico che emerge in queste ore sulla disoccupazione giovanile è un campanello d’allarme che da un lato conferma la crisi di sistema del modello economico su cui l’Occidente ha costruito le proprie fortune, mentre dall’altro deve essere un ulteriore stimolo per la politica ad agire con risolutezza per mettere nelle condizioni le imprese ad investire sui giovani creando nuovi posti di lavoro >> – è il commento a margine del Vice Capo delegazione del Pdl al parlamento europeo.
<< E’ necessario ristabilire il ruolo centrale dello Stato affinché torni ad occuparsi di politiche industriali che riaffermino la centralità del lavoro come centro gravitazionale dell’economia – continua Berlato – relegando il cosiddetto mondo della finanza a strumento e non a soggetto del modello economico. Per la prima volta dal secondo dopo guerra le nuove generazioni si trovano con minore prospettive di quante ne avevano i propri genitori, perciò l’attuale crisi economica deve essere l’occasione per tornare a pensare secondo nuovi concetti – conclude il parlamentare europeo – lasciando i dogmi mercatisti al secolo scorso >>.


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