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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Ripristinare l'equilibrio tra le banche. Firma per la separazione

FIRMA PER SEPARARE LE BANCHE D'AFFARI E D'INVESTIMENTO DALLE BANCHE COMMERCIALI
La crisi economica è stata causata dagli effetti devastanti di un sistema finanziario che ha goduto di troppe libertà. Le deregolamentazioni volute dalle lobbys bancarie e finanziarie hanno sviluppato una degenerazione di tutto il sistema del credito i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. La finanza deve tornare ad essere lo strumento dell'economia ed il Lavoro deve tornare ad essere il soggetto centrale del sistema economico.
La storia ci ricorda che la separazione fra le banche d'affari e le banche di risparmio era stata imposta negli Stati Uniti. I legislatori dell'epoca ritennero - a ragione - che il conflitto di interessi fra i due tipi di attività bancaria fosse alla base del crollo dei listini azionari nel 1928.
Negli anni novanta questa separazione è stata progressivamente abrogata con le varie leggi di liberalizzazione del credito. I primi furono gli Stati Uniti, che, negli anni '30, approvarono questo tipo di legge.
Ora è tempo di ripristinare i giusti equilibri per evitare che il crollo di una banca crei danni irreparabili al sistema economico di un'itera nazione obbligando così i governi ad intervenire con i soldi pubblici. Separare le banche d'affari non è un intervento esaustivo ma necessario per iniziare ad intraprendere la giusta strada. Chiedere la separazione significa altresì voler chiudere la bisca speculativa, cosa che accadrebbe nel momento in cui le garanzie statali venissero tolte al settore speculativo. La crisi va aggredita dalle cause! 



Clicca il link per votare: http://www.firmiamo.it/separazione-tra-banche-d-affari-e-banche-commerciali

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