CRISI/IL PDL: CREDITI ALLE IMPRESE
Il governo ha 3 mesi di tempo per concedere alle
imprese, titolari di crediti verso lo Stato, di utilizzare queste cifre in
compensazione dei propri debiti.
La proposta di legge promessa da Alfano per
allentare la morsa al sistema produttivo, prende corpo. Si tratta di una delega
all’Esecutivo, concepita in un unico articolo, per allineare l’Italia ai
principali Paesi dell’Unione Europea. “Un
atto che noi offriamo al Parlamento che stabilisce una scelta di metodo nella
collaborazione con il governo”, così lo stesso Alfano ha precisato
l’intento del piano operativo del PdL a fianco delle imprese in difficoltà e
non certo per loro colpa.
L’idea riguarda tutti i ritardi di pagamento già
accumulati: per evitare che si ripetano situazioni simili nel futuro, bisogna
affiancarsi alle regole europee.
E il premier italiano non può certo lamentarsi
dei suggerimenti che arrivano da Bruxelles. “L’Europa – ha insistito Alfano – chiede con una direttiva che i debiti delle Pubbliche amministrazioni
vadano saldati entro 2 mesi! Non si capisce perché noi italiani dobbiamo essere
solerti quando si tratta di recepire i vincolo europei e girare la testa
dall’altra parte o perder tempo quando l’Europa ci offre opportunità positive”.
Nel dettaglio gli esperti del PdL prevedono che il
governo adotti entro 3 mesi dall’approvazione del ddl, uno o più decreti per
consentire alle imprese che vantano crediti nei confronti delle amministrazioni
statali di regioni, di enti locali o di quelli del Servizio Sanitario
Nazionale, di avvalersi della possibilità di compensarli con i debiti gravanti
a loro carico.
A condizione che tali debiti riguardino le medesime
amministrazioni statali, regionali o enti locali. La strategia di vicinanza
alle aziende vessate dalla crisi, comprende anche un gesto simbolico con
valenza politica.
Alfano ha annunciato la creazione di un numero verde in tutte
le 20 regioni italiane perché gli imprenditori abbiano la possibilità di un
contatto diretto con il PdL e i suoi parlamentari, “in modo che chi è in
difficoltà di comunicazione con le istituzioni, possa avere un contatto per
spiegarle”.
La concretezza e l’immediatezza del progetto Alfano
per la compensazione tra i crediti e le tasse, sconta due condizioni
ineludibili per le imprese. La prima è che i crediti siano certificati entro 60
giorni con uno specifico provvedimento del ministero dell’Economia. La seconda
è che la compensazione riguardi solo i debiti relativi a tasse dovute nei
confronti della medesima amministrazione (statale, regionale o locale) titolare
della somma in questione.
Il Mattinale del 9 maggio'12