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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

La delocalizzazione impoverisce i lavoratori italiani

   
LA LANEROSSI DI PIOVENE ROCCHETTE DELOCALIZZA IN ROMANIA. I CONTI IN ROSSO LI PAGANO SEMPRE I LAVORATORI

  

L’annunciata chiusura della Lanerossi di Piovene Rocchette, rilevata qualche anno fa da una società partecipata dal gruppo Marzotto e dal Gruppo Verzoletto, non scuote solamente l’Alto vicentino. Nonostante già un anno fa alcune preoccupazioni si erano ventilate tra i lavoratori, i vertici aziendali avevano garantito che non ci sarebbero state conseguenze sul piano occupazionale. Invece quasi 130 dipendenti stanno per entrare nel tunnel dell’apertura del processo di mobilità.

<< Quando i numeri sono in rosso e i conti non tornano ci sono pochi discorsi da fare – spiega il coordinatore vicario del Pdl scledense e dirigente provinciale Alex Cioni. Però questo è l’ennesimo segnale di un sistema economico pieno di contraddizioni perché se un'azienda per sopravvivere è costretta a delocalizzare per contenere i costi, facendone pagare il prezzo salato ai lavoratori, cioè alle fasce sociali più esposte, soprattutto in questa fase tremenda di crisi per l’occupazione, è lampante che le fondamenta su cui si sono poggiate molte delle convinzioni economiche di questi ultimi anni sarebbero da ripensare >>.
<< Ci vorrebbe la volontà politica di lavorare prima di tutto per gli interessi nazionali – sottolinea Cioni -, mentre siamo costretti a subire logiche di interessi economico-finanziari transnazionali che non guardano al benessere dei popoli ma al mantenimento dei privilegi di pochi sulla pelle di molti>>.


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