ANCHE DALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ITALIANE UNA PROTESTA CHIARISSIMA
L’Italia non è la Grecia e la protesta qui non sarà mai seria e compatta. Ma i dati delle amministrative parlano chiaro.
Vincono gli uomini e perdono i partiti. Vincono le liste civiche e perdono i partiti. Vincono gli incazzati e perdono i disponibili. Vincono i populisti e perdono i commedianti della "responsabilità".
Sono sconfessati Monti e il suo rigore straniero, soffocante ed usuraio. Perde in particolare l’intero „centrodestra“ e non poteva essere
altrimenti perché fino allo scorso novembre era stato un soggetto
politicamente scorretto e poi si è improvvisato in un qualcosa che non è
per nulla congeniale ai suoi elettori.
Portavoce dei piccoli imprenditori e di buona parte dei lavoratori,
scudo fiscale, dunque coalizione dei più onesti e dei più banditi,
calmiere nei confronti dell’Europa, populista, si è ritrovato di colpo a
fare il normalizzatore ed il normalizzato - paradigma all’Alemanno - ed
è stato puntualmente preso a schiaffi.
Il Pd paga a sua volta nei confronti di Idv e soprattutto del Cinque
stelle ma lo fa molto di meno perché è un partito di burocrati e di
establishment e può perfino considerarsi soddisfatto della scelta
operata nei confronti dei banksters con cui tradizionalmente sia i
progressisti sia i comunisti (dirigenti e base) sono in affinità
elettiva. Nel marasma generale il suo retrocedere ordinato è sembrato
una progressione.
La scelta montiana del centrodestra lo ha invece dissanguato
alimentando il populismo civico, quello tribunizio (compreso il Cinque
stelle che ha fatto il pieno trasversale) e quello personalista e
potrebbe addirittura segnare il de profundis per tutta la ciurma
berlusconiana senza nocchiero.
Ora bisognerà vedere cosa faranno in reazione a questa reazione
chiarissima i dirigenti dei partiti nazionali, in particolare quelli del
Pdl, il che dipende anche dal grado d’indipendenza o di dipendenza che
si attribuisce loro.
Se l’ondata greca, quella francese, quella britannica e quella italiana
verranno tenute in conto, lo Sceriffo di Montingham potrebbe essere
bruscamente scaricato, lui e i suoi arroganti compari stile Fornero.
Ma quanta indipendenza e quanto coraggio ci sono? Probabilmente molto poco.
Alfano si è messo subito in riga con imbarazzanti affermazioni di
presunto sacrificio sull’altare del dovere confermando l’intenzione di
sostenere la banda balzelli anche a costo di far sparire del tutto il
centrodestra.
Sicché la linea populista che si delinea caoticamente rischia di essere
l’unico dato saliente delle amministrative. Bisogna evitare che sia
manipolata da neogappisti costituzionalisti ed operare per una svolta
peronista consapevole e condivisa. Un compito ambizioso ma tutt’altro
che proibitivo se non fosse per la scarsa maturità o la piccola
consistenza di chi vi ci si dovrebbe cimentare.
Gabriele Adinolfi