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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

L'impotenza regna sovrana

ANALISI: UN'ALTRA BUFERA SULL'EURO E LA RIPRESA APPARE ANCORA LONTANA
Anche al peggio ci si abitua, ma è con profonda apprensione che stavolta assistiamo all’ennesima crisi dell’euro e dell’Europa, ai 190 miliardi perduti in un giorno solo nelle Borse valori del vecchio continente, alla devastante chiusura del mercato di Milano, allo "spread" tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi che punta pericolosamente alla quota 450. 
Un senso di impotenza avvolge i ministri della zona dell’euro riuniti per il millesimo "meeting" a Bruxelles. 
È la stessa impotenza che pervade le famiglie e migliaia di piccoli e medi imprenditori tenuti all’asciutto dal sistema del credito e costretti a licenziare più che a investire e a creare così nuovi posti di lavoro.
È certo che la risalita dell’indice che registra il divario tra il nostro debito pubblico e quello di Berlino non possa essere imputata al Governo dei tecnici.
Ma è altrettanto vero che troppo presto il coro dei "media" ha incoronato quali nobili salvatori della patria i professori succeduti al precedente Governo. 
A questo invece e al presidente Berlusconi venivano addossate le colpe di una situazione internazionale in cui la speculazione può muovere a suo piacimento sui mercati una cifra pari a otto volte il prodotto interno lordo dei principali Paesi sviluppati. A torto allora fu individuato, per motivi squisitamente politici, il colpevole nel Governo di centrodestra. 
A torto adesso si è gridato al miracolo dei tecnici che non c’è stato e non ci poteva stare.
Il guaio delle ultime vicende, ultime per ora, di quest’anno nero come lo ha definito il Capo dello Stato, è che le continue vibrazioni dei mercati assieme alle preoccupazioni per le sorti della Grecia e quindi anche dell’euro, riducono gli spazi già ristretti e asfittici a disposizione della ripresa, della crescita, dello sviluppo. E intanto cresce nel Paese la tensione sociale, oltre al pericoloso discredito della politica, dei partiti, della democrazia.

Il Mattinale del 15 maggio 2012

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