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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...
IL GOVERNO NON SI IMPROVVISA
*di Marcello De Angelis


La banalità secondo la quale se uno è professore ne sa più degli altri, è da sempre stato considerato un indice dell'arretratezza paesana. Non a caso, dove l'istruzione è un bene scarso, chi si dà arie da esperto viene soprannominato "il professore". Si dice anche di chi ostenta arrogante prosopopea e fa il saccente, che "fa il professore". Il partito del Corsera ha abilmente convinto buona parte degli italiani che i politici sono tutti parassiti ignoranti fannulloni e incapaci e che solo una squadra di esperti e tecnici ci potesse salvare. Tecnico non vuol dire esperto. Un tecnico sta a un politico (uno bravo, si intende) come un idraulico sta a un ingegnere. Persino per governare, insomma, ci vuole mestiere. O almeno l'esperienza e la comprensione di meccanismi complessi. Un contabile non fa lo stesso lavoro dell'imprenditore che, ovviamente, ha bisogno del contabile per fare i conti. L'idea - che riemerge in alcune fasi storiche di crisi - che a governare non debbano essere i politici bensì categorie più nobili e illuminate (i filosofi, i poeti, i preti, i militari, gli scienziati...) ha avuto riscontri positivi solo nei romanzi di fantascienza. Un professore di scienze politiche non è mai stato un buon politico. Un riccone americano che aveva dedicato al lavoro tutta la vita disse: "Se gli economisti delle università sono così bravi, perché non sono più ricchi di me?". La saggezza popolare dice: "Chi sa fa, chi non sa insegna".

direttore de Il Secolo d'Italia
www.secoloditalia.it

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