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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...
CRISI: MUSSOLINI, BANCHE DIANO A FAMIGLIE E IMPRESE SOLDI BCE
«La valanga di liquidità (489 miliardi di euro, 116 agli istituti italiani) piovuta dalla Bce con la maxi asta di prestiti a 3 anni deve essere veicolata per sostenere lo sviluppo e la crescita». Lo chiede in una nota Alessandra Mussolini (Pdl) spiegando che «ciò deve valere anche per la analoga operazione prevista per il prossimo 29 febbraio. Deve, quindi, essere previsto per le banche – sottolinea – un vincolo di destinazione a favore del sostegno alla crescita e delle piccole e medie imprese evitando che vengano aumentati solo i loro profitti». «Vanno scongiurate operazioni speculative sui mercati esteri e nazionali evitando che il sistema bancario presti soldi ad un tasso doppio rispetto al costo pagato alla BCE». «Tale condizione deve essere prevista esplicitamente nella cosiddetta ‘fase duè del Governo Monti». «A fronte dei numerosi interventi a favore delle banche, principali responsabili della rovina in atto, siano assunti interventi di rigore e controllo. Le banche garantiscano liquidità a famiglie e imprese non a tassi di usura», conclude. (ANSA).

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