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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

No dei giovani del Pdl al governo Monti. Cioni, hanno ragione.

  
GIOVANE ITALIA DICE NO AL GOVERNO MONTI: CIONI, OPINIONE LEGITTIMA E SACROSANTA

<< Ritengo legittime e sacrosante le opinioni della Giovane Italia espresse dal presidente regionale Silvio Giovine e dal presidente vicentino Alessandro Benigno – afferma Alex Cioni del comitato provinciale del Pdl. 
<< Se il Governo Berlusconi si fosse permesso di fare una manovra così punitiva per i pensionati, i lavoratori e gli enti locali, il mondo della sinistra con tutti i suoi apparati avrebbe paralizzato il Governo e l'Italia >>.
Il ragionamento dell'esponente del Pdl è che la manovra è tutt'altro che equa: << si colpiscono i ceti popolari con la giustificazione eterodiretta da Bruxelles della grave fase di emergenza che la nazione sta subendo, senza però che ci siano degli interventi severi che regolamentino un'economia drogata e condizionata dalle ciniche quanto calcolate alchimie finanziarie.
Se la politica dell'austerità e delle tassazione introdotta dal governo dei bankester ha lo scopo di ridurre il debito pubblico, per arrivare alla meta del pareggio di bilancio, è altrettanto vero che questa crisi finanziaria non può essere pagata esclusivamente dalle classi popolari e dai ceti medi, altrimenti il rischio concreto è di diminuire ancora ulteriormente il potere d’acquisto dei cittadini aumentando di conseguenza la pressione deflazionista sui salari. Il che significa solo una cosa – conclude Alex Cioni - ancora disoccupazione e aumento del deficit.


L’addetto stampa

             

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