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Fratelli d’Italia: occasione persa sul futuro dell’area ex Lanerossi per le ripicche puerili della maggioranza

  N el corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, Fratelli d’Italia ha sostenuto con convinzione la mozione del centro sinistra dedicata al futuro dell’area ex Lanerossi tra via Carducci e via XX Settembre, un comparto strategico nel cuore del centro storico di Schio, da anni in stato di abandono e degrado. "Abbiamo ritenuto che la mozione fosse corretta nel suo impianto iniziale – ha spiegato Alex Cioni, capogruppo a Palazzo Garbin – perché mirava a definire, al di là di quanto prevede il TUEL in termini di competenze della Giunta su questa materia, le regole di ingaggio iniziali, cioè le condizioni politiche e operative da cui partire per affrontare un progetto di rigenerazione urbana di portata storica, non solo per la città di Schio ma per tutto l’Alto Vicentino". Fratelli d’Italia ha presentato e fatto approvare dai proponenti della mozione un emendamento che chiedeva di prevedere un confronto costante con le associazioni di categoria, i commercianti e le imprese...

ANGELINO ALFANO: IL NOSTRO NON E' IL PARTITO DELLE TESSERE

Quella che si apre è una settimana ricca di appuntamenti e impegni per il Popolo della Libertà, come annuncia il segretario Angelino Alfano: “prosegue senza soste il rilancio del PDL. Sto mantenendo tutti gli impegni presi il primo luglio nel giorno della mia elezione: 
1) questo fine settimana cominceranno i congressi provinciali e subito dopo verranno convocati quelli comunali. Il nostro è il partito dei tesserati e non delle tessere. Il partito fatto dal popolo. 

2) è passato il principio secondo cui nessuno potrà avere più di un incarico, sarà vietato ricoprire contemporaneamente gli incarichi di assessore, presidente di provincia o sindaco e di partito. Una testa, una tessera, un voto, una sedia. Il rinnovamento va avanti.” 

Alfano sottolinea anche che “da parte nostra non c’è alcun rallentamento sui tagli ai costi della politica e agli stipendi. Andiamo avanti è giusto così. Sarà il Parlamento ad assumersi la responsabilità della scelta, come ha già cominciato a fare sui vitalizzi. Su un tema così delicato il Parlamento non si faccia commissariare dal governo”.

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