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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Non si lascia il lavoro a metà, dicevano quelli del Pd nel 2009

   
ALEX CIONI (PDL- SCHIO): IL PD SI GUARDI ALLO SPECCHIO E SI ASSUMA LE RESPONSABILITA’ PER GLI ERRORI COMMESSI NEL GOVERNO DELLA CITTA’
  
"Come al solito il Pd scledense, coerente espressione della sinistra italiana, si esprime sempre secondo una logica supponente quando deve relazionarsi con l'opposizione al suo governo - è il commento del coordinatore vicario del Pdl a margine della replica alla Lega Nord del capogruppo del Pd in consiglio comunale. 
Mai una volta che la sinistra si assuma la responsabilità di fronte ai propri errori, è sempre colpa di qualcun altro".

L'esponente del Pdl elenca una serie di cantonate che ricadono sull'incapacità dell'amministrazione: " A partire dal fantomatico progetto di riqualificazione della ex Lanerossi che a tutt'oggi rimane nel cassetto o il progetto di porta Venezia ancora da ultimare e che sfoggia un biglietto da visita per la città poco edificante". Secondo Cioni questa due progetti incompiuti sono " la cartina di tornasole di una errata visione dello sviluppo della città e delle sue reali potenzialità. 



L'attuale amministrazione ha commesso il grande errore di puntare tutto sulla continua cementificazione del territorio, quando già da tempo la richiesta di nuovi spazi abitativi e commerciali sono ai minimi storici "

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