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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

La scoperta dell'acqua calda di Passera


SIAMO IN RECESSIONE, LA SCOPERTA DEL MINISTRO PASSERA
Il ministro Passera ha scoperto le carte: "Siamo nel pieno di una seconda recessione". Essa segue a "Una situazione di non crescita che dura da molto tempo". Chi l'avrebbe mai detto? Eravamo tutti convinti che fossimo a un passo dal Paese di Bengodi, e che i suicidi degli imprenditori fossero sacrifici umani di ringraziamento per l'uso stupendo e provvido che le banche italiane fanno dei cento e rotti miliardi dati quasi gratis dalla Bce, stimolate a questo atteggiamento, dai decreti e dalla moral suasion del migliore dei banchieri italiani. Per fortuna, Passera ha scoperto che siamo in recessione, e occorrono riforme, e forse magari poi le cose andranno meglio.
Quello che vorremmo, e per cui Berlusconi ha generosamente lasciato il campo ai Professori sono decisioni che sappiano rilanciare sviluppo e lavoro, restituendo fiducia alle imprese piccole e medie. Non pretendiamo ricette miracolose, sarebbe ridicolo, ma il coraggio di rilanciare gli investimenti e di tutelare il bene comune e l'interesse nazionale, e non solo quello delle banche.

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