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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Imu, tutelare le imprese agricole

TASSE & TASSE:  MODIFICARE I PARAMETRI IMU RELATIVI AI TERRENI AGRICOLI E AI FABBRICARTI RURALI


<< Il passaggio dalla vecchia Ici alla nuova Imu agli agricoltori comporterà un aggravio ulteriore delle spese per un settore già in palese difficoltà >> – esordisce l’on. Sergio Berlato.  
La norma del Governo introduce un’imposta, prima inesistente, studiata per rendere le regole dell’Imu rurale simili a quelle dell’Imu generale in modo da conteggiare anche quei fabbricati che nei terreni vengono usati per strumenti e animali. 
Per le abitazioni la rendita catastale, rivalutata del 5%, viene moltiplicata per 160 e in più si applicano le aliquote del 4 per mille per la casa principale e del 7,6 per mille negli altri casi. 
Per quanto riguarda i fabbricati agricoli non ad uso abitativo, alla rendita rivalutata del 5% si applica il moltiplicatore 60 (65 dal 1° gennaio 2013) e l’aliquota del 2 per mille che il Comune può abbassare all’uno per mille.
<< La questione sta sollevando giustamente molte critiche in tutto il mondo agricolo – spiega l’on. Sergio Berlato -, tant’è che mi sento di raccogliere e fare mie queste  legittime preoccupazioni per invitare il Governo a modificare i parametri attuali relativi all’applicazione dei moltiplicatori per i terreni agricoli. L’Imu così com’è è un salasso ingiustificabile, - sottolinea il coordinatore provinciale del Pdl vicentino - perché si colpiscono gli strumenti di lavoro costringendo l’imprenditore agricolo a pagare due volte. 
L’agricoltura non merita solo di essere salvaguardata – conclude Berlato – ma necessita di una forte politica di sviluppo in ambito nazionale per rilanciare una filiera che grazie anche all’agro-alimentare ha reso famoso nel mondo la qualità dei prodotti italiani. >>


Ufficio stampa
On. Sergio Berlato

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