Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Il terremoto non pieghi l'economia emiliana

TERREMOTO: NOI PER LA ZONA "NO TAX AREA"
E', forse, il momento più difficile per i terremotati dell'Emilia-Romagna come confermano i fischi rivolti ieri al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita nei luoghi del sisma.
Superato lo choc dell'allarme rosso, incassata la solidarietà del resto d'Italia, ecco il dramma della ricostruzione: in che modo la macchina riproduttiva potrà ripartire? 
Ci vorrebbe lo stesso entusiasmo che si respirava, da queste parti, negli anni del dopoguerra: la medesima voglia di ricominciare da zero.
Purtroppo, non è così: se si visitano i paesi distrutti dal terremoto, si avverte un senso d'incertezza e di pessimismo profondo.  Molti imprenditori si chiedono: chi ce lo fa fare? 
Che senso ha rimboccarsi le maniche quando è molto più facile e conveniente trasferire la propria fabbrica all'estero?
Ecco perché, al di là dalle misure già varate dal governo Monti, il Pdl si sta facendo parte attiva – anche con gli interventi del vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani e con l'attivismo degli ex ministri per i rapporti  europei, Andrea Ronchi e Annamaria Bernini -  per venire incontro alle istanze dell'industria emiliana.
Tra le varie proposte in campo, quella appena rilanciata dal Pdl di creare una “no tax area” di almeno due anni nelle zone più colpite dal sisma per tutti coloro che vogliano ripartire esattamente da dove erano: in tal modo, non ci sarà la tentazione di delocalizzare in altri Paesi dell'Europa. L'importante, comunque, è non perdere tempo: se ne è già perso fin troppo.

Articoli più letto dell'ultimo mese