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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

Il terremoto non pieghi l'economia emiliana

TERREMOTO: NOI PER LA ZONA "NO TAX AREA"
E', forse, il momento più difficile per i terremotati dell'Emilia-Romagna come confermano i fischi rivolti ieri al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita nei luoghi del sisma.
Superato lo choc dell'allarme rosso, incassata la solidarietà del resto d'Italia, ecco il dramma della ricostruzione: in che modo la macchina riproduttiva potrà ripartire? 
Ci vorrebbe lo stesso entusiasmo che si respirava, da queste parti, negli anni del dopoguerra: la medesima voglia di ricominciare da zero.
Purtroppo, non è così: se si visitano i paesi distrutti dal terremoto, si avverte un senso d'incertezza e di pessimismo profondo.  Molti imprenditori si chiedono: chi ce lo fa fare? 
Che senso ha rimboccarsi le maniche quando è molto più facile e conveniente trasferire la propria fabbrica all'estero?
Ecco perché, al di là dalle misure già varate dal governo Monti, il Pdl si sta facendo parte attiva – anche con gli interventi del vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani e con l'attivismo degli ex ministri per i rapporti  europei, Andrea Ronchi e Annamaria Bernini -  per venire incontro alle istanze dell'industria emiliana.
Tra le varie proposte in campo, quella appena rilanciata dal Pdl di creare una “no tax area” di almeno due anni nelle zone più colpite dal sisma per tutti coloro che vogliano ripartire esattamente da dove erano: in tal modo, non ci sarà la tentazione di delocalizzare in altri Paesi dell'Europa. L'importante, comunque, è non perdere tempo: se ne è già perso fin troppo.

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