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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Pignorare Equitalia

EQUITALIA, LA RISCOSSIONE NON SIA VESSATORIA MA AIUTI CHI LE TASSE NON PUO’ PAGARLE
Nel trevigiano Equitalia ha avviato le procedure per escutere la fideiussione bancaria ad un artigiano senza alcuna comunicazione preventiva per una rata non pagata. Secondo la Cna l’imprenditore aveva un debito di 50 mila euro con l'Agenzia delle Entrate, ma per non licenziare e poter pagare i dipendenti l'imprenditore ha pagato a rate il fisco, facendo una polizza fideiussoria bancaria. Saldato il debito, l'artigiano ha scoperto che Equitalia aveva chiesto l'escussione della polizza bancaria per spese mai comunicategli.
“Buona politica significa anche ammettere gli errori fatti, ed Equitalia è stato un errore che deve trovare rimedio nel breve periodo – è quanto dichiara il deputato italiano al parlamento europeo l’on. Sergio Berlato -
E’ sotto gli occhi di tutti che così com’è Equitalia non funziona perché il suo incarico di riscuotere i debiti dei cittadini nei confronti dello Stato non può fare a meno di tenere conto delle dinamiche connesse alla crisi economica. Dobbiamo ripensare un ente che deve operare non in funzione punitiva ma seguendo il basilare principio del buon senso – spiega Berlato – creando i presupposti di un dialogo continuo con il contribuente.
Bisogna lavorare per mutare il sistema di riscossione – prosegue Berlato - che non deve essere persecutorio, ma deve facilitare chi le tasse non le può pagare, non chi non vuole pagarle.
Per questo motivo – conclude il coordinatore provinciale vicentino del Pdl - sono convinto della necessità che il metodo e lo strumento di riscossione sia ripensato per rimettere al centro il rapporto umano tra cittadino-impresa e lo Stato”.


Ufficio stampa
On. Sergio Berlato

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