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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

Il mercato finanziario o specula o non è

DUE COSE DI DESTRA, CIOE' DI BUON SENSO

Nuovo allarme attacco speculativo all’Italia. L’Europa non ci aiuta, la politica è debole, i mercati ne approfittano per attaccarci alle spalle e scappare col bottino. 
Frasi già sentite da altre voci (sommesse) più di sette mesi fa. Al governo c’era un tal Berlusconi e tutti dicevano concordi che la debolezza strutturale che permetteva agli speculatori di entrare e uscire dalle nostre casse come un coltello nel burro fosse proprio lui. Storia passata. 
Poche, anzi pochissime persone, per onestà intellettuale, intelligenza critica o forse solo per mancanza di immaginazione, sosteneva che il problema non fosse il tizio che stava a Palazzo Chigi ma che i problemi erano – appunto – strutturali e quindi non sarebbero stati risolti dal guaritore mandato dal Colle. 
I tanti che invece sembravano credere ad una magica soluzione spiegavano che tutto dipendeva dalla fiducia dei mercati e quindi erano certi che bastasse mettere alla guida dell’Italia “un uomo dei mercati” per far quadrare il cerchio. 
Il problema è che non si capisce un dato di fondo e cioè che mentre alle famiglie, alle imprese e ai governi serve la stabilità, ai mercati serve l’instabilità. 
Se un’economia è stabile si può fare pianificazione, ma non speculazione. La speculazione ha bisogno che ciò che si compra e ciò che si vende cambi valore di continuo. Così si fanno soldi coi soldi. Che è ciò che fanno “i mercati”. L’unico ostacolo agli attacchi speculativi è una politica forte. In Italia la politica è stata tolta di torno. In Italia non ci sono poteri forti, ma solo potericchi, che hanno abbattuto i cani e chiamato una volpe a governare il pollaio.

Marcello de Angelis
direttore de Il Secolo d'Italia

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