Mozione del gruppo consigliare del Pdl scledense

PDL SCHIO AL SINDACO DALLA VIA: RAFFORZARE RELAZIONE TRA IMPRESA E BANCHE

Una mozione che impegni il sindaco di Schio, Luigi Dalla Via, “a rafforzare ulteriormente, in sinergia con la Delegazione sviluppo e lavoro, l’impegno dell’amministrazione comunale orientato a favorire, anche sulla base delle esperienze e dalle iniziative già messe in atto negli scorsi anni su questo tema, i rapporti tra mondo dell’impresa e mondo del credito”. 
A presentarla, ieri, in Consiglio comunale, il gruppo del Pdl composto da Alberto Bressan, Stefano Ceola e Marco Tolettini.

La proposta deriva dalla considerazione secondo cui “il contesto economico, sociale globale di oggi vede tutti gli attori che lo compongono (cittadini, imprenditori, banche, sindacati) fortemente legati l’uno all’altro in una interdipendenza reciproca e in un comune destino che va adeguatamente governato. “Questa stretta interdipendenza - affermano gli esponenti dell’opposizione - rimanda direttamente al
concetto chiave di comunità territoriale formata da soggetti diversi che decidono liberamente, nel rispetto del loro ruolo, di lavorare tutti per un obiettivo condiviso che si riassume in: attenzione alla soddisfazione dei bisogni di tutte le parti in gioco; ricerca di un benessere che sia veramente globale e di una maggiore sicurezza e giustizia sociale”.

Secondo il Pdl, in questo preciso momento di crisi economica, “in una comunità territoriale come la nostra il sistema di relazioni deve necessariamente fondarsi sulla fiducia, sul rispetto e sulla trasparenza. L’amministrazione comunale ha operato fin dal 2009 per favorire a livello locale, nel rispetto del proprio ruolo istituzionale, un percorso in cui tutti gli attori economici (banche e categorie economiche) si impegnassero liberamente a confrontarsi sulle modalità del loro agire, sulle ripercussioni dello stesso, sui risultati e sui miglioramenti possibili e realizzabili”.
Pertanto, si chiede l’impegno del primo cittadino a intervenire per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese. Proprio perché si è in presenza del perdurare della crisi economica, “generata da uno scriteriato uso dell’economia finanziaria che si ritorce pesantemente sull’economia reale su cui si fonda il tessuto manifatturiero locale”. Proprio in forza “dei riflessi sulle imprese locali e di conseguenza sui bilanci delle nostre famiglie; delle difficoltà crescenti manifestate dal mondo delle imprese nei rapporti con il mondo del credito”; del fatto che “l’attuale dimensione e sottocapitalizzazione di tante nostre imprese sono ulteriori fattori di handicap; che anche le agenzie di credito operano secondo criteri di economicità tipici delle attività imprenditoriali; che è indispensabile, da parte delle agenzie di credito, la consapevolezza della responsabilità sociale che compete loro come ad ogni impresa; che la ricchezza accumulata nel settore del credito nei decenni precedenti si è basata sulla solidità del tessuto manifatturiero locale; che è indispensabile il sostegno a questo tessuto, specie in questo momento di grande trasformazione, per poter contare su altri decenni di prosperità economica; che è fondamentale un clima di fiducia, responsabilità e trasparenza tra mondo dell’impresa e mondo del credito affinché questo sostegno possa essere effettivo”.

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