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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

Monti passeggia a Wall Street il Giorno del Ricordo


FOIBE: IL GIORNO DELL'AMNESIA

Monti ha scelto il giorno del ricordo delle foibe per fare una passeggiata a Wall Street, così da evitarsi di partecipare a qualsiasi celebrazione. A causa del maltempo atmosferico – ma soprattutto del maltempo politico – quest’anno le Foibe sono tornate ad essere un simbolo di identità negata solo per alcune minoranze, tornate ad essere marginalizzate e tollerate a stento. Un ricordo dei familiari dei 300mila esuli, scappati dalla pulizia etnica del Compagno Broz Tito e trasportati attraverso l’Italia chiusi in treni che saltavano le fermate perché l’allora potentissimo Pc aveva mobilitato migliaia di militanti per insultare i profughi e impedire che fossero rifocillati. Secondo l’Italia di Togliatti, chi scappava dalla slavizzazione era un traditore della causa socialista. O un pazzo che rifiutava l’opportunità – sognata da milioni di compagni italiani – di vivere sotto il giogo comunista. Il 10 febbraio è tornato ad essere un giorno celebrato quasi solo a destra e nelle città dove forte è la presenza dei discendenti delle vittime. La nuova Italia ha voltato le spalle ai martiri che scelsero la morte pur di restare italiani. Non dovrebbe stupirci. La fine del governo di centrodestra ha riaperto le gabbie della faziosità italiana più infame. Ieri c’è chi, in scuole e università, ha organizzato persino party con prodotti jugoslavi per festeggiare le imprese di Tito. L’anno si è aperto con il tentativo di impedire le celebrazioni in ricordo dei ragazzi di destra ammazzati negli anni Settanta. Continua con la cancellazione del ricordo degli infoibati. Povera Italia, in che mani l’abbiamo fatta finire…
Marcello De Angelis - direttore de Il Secolo d'Italia - www.secoloditalia.it

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