Verso le elezioni amministrative del 2014

APPELLO DI "SCHIOCITTA' CAPOLUOGO": NO A CANDIDATI CALATI DALL'ALTO. PRIMARIE E PARTECIPAZIONE DAL BASSO PER RILANCIARE IL CENTRO-DESTRA.
 

Poche chiacchiere! Andiamo subito al sodo. L'assordante silenzio e l'inerzia dell’area politica che dovrebbe contrapporsi a chi per decenni ha gestito in modo incontrastato la stanza dei bottoni di Palazzo Garbin è - per usare un eufemismo - imbarazzante.

I partiti tradizionali del Centro-Destra stanno passando un momento difficile contraddistinto da fratture interne e da una conflittualità esasperante che mina alla base la credibilità di tutta una comunità umana e politica che negli anni si è spesa, nonostante le difficoltà, con entusiasmo e al prezzo di innumerevoli sacrifici pur di tenere alta la bandiera di appartenenza.

Per questa ragione riteniamo improrogabile un deciso cambio di rotta che ci permetta di uscire dalla palude nella quale questa classe dirigente ci ha trascinati.

Siamo uomini e donne di Centro-Destra, perciò riteniamo sia un nostro diritto, oltreché un nostro dovere, di provare ad andare oltre i confini di quei stessi partiti che in città hanno dimostrato di non generare nulla di concreto e di positivo per il territorio.

Non si tratta di inseguire l’antipolitica ma di prendere atto delle condizioni comatose di tutta un'area politica che in città dovrebbe ambire a scalzare dal Palazzo la vecchia e stantia nomenclatura di matrice catto-comunista. Per uscire da questo “cul de sac” vogliamo provare a fare qualcosa per dare vita ad una soluzione più funzionale, iniziando da un percorso di coinvolgimento della cittadinanza e di quel popolo di Centro-Destra la cui assenza di motivazioni lo (ci) rende indisponibile a perdere ulteriormente il proprio tempo prezioso. A meno di 4 mesi dal voto pensiamo sia urgente un cambio di prospettiva e una decisa accelerazione.

In questa fase iniziale la proposta che avanziamo è di pensare ad una “tavola rotonda”, ad un “think thank”, che chiami a raccolta tutti coloro che sono disposti a metterci la faccia e un po’ del proprio tempo per contribuire in prima persona, quindi non da semplici comparse, alla costruzione di un percorso di alto profilo politico e civico. Se questo lavoro servirà a dare uno scossone ai partiti del Centro-Destra, tanto meglio!

Con umiltà ma con determinazione vogliamo provare a mettere in piedi un vero e proprio laboratorio politico e culturale, che funga da polo di aggregazione democratica propedeutico a superare quelle diffidenze reciproche che i partiti tradizionali portano in dote in questa disarmante stagione della storia d'Italia.

Proponiamo, altresì, poche regole ma che ci paiono necessarie per non dare adito a fraintendimenti: in primis, la questione del metodo e la trasparenza. Lavorare essenzialmente sulle idee perché solo sulle idee è realisticamente possibile creare le condizioni di un cambiamento che non sia solo di facciata ma sostanziale.

Le vecchie logiche da sottoscala sotto cui si sono riuniti nel passato - e ancora oggi purtroppo - il clan dei soliti tre quattro amici, non ci devono appartenere e saranno fortemente contrastate. In conseguenza di questo principio crediamo sia indispensabile lavorare per indire una sorta di primarie, se non nello stile della sinistra, comunque delle consultazioni che permettano ai cittadini di scegliere il candidato sindaco dell'area che fa riferimento al Centro-Destra. I tempi sono stretti ma se c'è la volontà politica possiamo farcela, il che significherebbe creare le condizioni per un coinvolgimento diretto del nostro popolo propedeutico a ridare quelle motivazioni che adesso sono ridotte ai minimi termini.

Se riusciremo a declinare coi fatti un metodo di lavoro realmente partecipativo, dimostreremo che può esistere anche un altro modo di amministrare la città e che la partecipazione non è solo uno slogan da trascrivere su qualche documento politico in campagna elettorale (come ci ha abituati la sinistra a Schio), ma può divenire un fatto concreto. Noi vogliamo provarci. E tu? Cambiare si può!

SchioCittà – Capoluogo

Firme di alcuni sottoscrittori dell'appello: 
Enrico Bandolin, Antonio Bonotto, Alex Cioni, Marco Mondin, Antonella Berto, Giorgio Bottene, Carlo Zattra, Bruno Marchesini, Sergio Zen, Guido Toniolo, John Maja, Cesare Boschetti, Umberto frigo, Gianpaolo Vicardi

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