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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Con l'immigrazione l'Italia affonda

IMMIGRAZIONE – ON. SERGIO BERLATO: LE POLITICHE DI ACCOGLIENZA NON PIU' SOSTENIBILI
"Sono 1500 gli immigrati clandestini sbarcati sulle nostre coste dall'inizio dell'anno "numeri che fanno paura e presagiscono un intensificarsi del fenomeno migratorio, favorito anche da politiche scellerate che, unite alla disperazione di chi cerca un futuro migliore, rischiano di ingenerare la convinzione che il nostro Paese sia davvero in grado di garantirlo". Queste le parole dell'on. Sergio Berlato, Deputato al Parlamento europeo, in merito alla nuova ondata di migranti che negli ultimi giorni sta raggiungendo le nostre coste.
"Difendere i nostri confini non è solamente un diritto, è un dovere nei confronti dei cittadini italiani - continua Berlato - non possiamo più farci carico dell'ingente costo che l'immigrazione clandestina comporta. In un momento storico nel quale non riusciamo a garantire un futuro nemmeno ai nostri concittadini, è folle pensare di garantire una vita dignitosa ad ogni disperato che raggiunge le nostre coste".
"Sappiamo bene - continua l'europarlamentare - che la situazione è insostenibile. Recentemente ne abbiamo avuto la riprova con quanto accaduto al Cie di Lampedusa, gestito da quei "professionisti dell'accoglienza" che dell'immigrazione hanno fatto business".
Sull'operazione Mare Nostrum Berlato è netto "ritengo assurdo ed incomprensibile utilizzare ingenti risorse per trasformare le navi della Marina Militare, che dovrebbero pattugliare e difendere i confini, in una sorta di compagnia da crociere, impegnata in recuperi anche ad 80 miglia da Lampedusa, praticamente sulle coste della Libia".
"E' il momento - conclude Berlato - di mettere da parte il buonismo e rendersi conto che la situazione non è più sostenibile. Il Governo, piuttosto che discutere della riforma della Bossi-Fini e del "diritto" di cittadinanza, faccia i conti con la realtà ed agisca con decisione anche verso quell'Europa che ci impone obblighi e minaccia sanzioni, ma che finora non ha garantito un supporto adeguato alle proporzioni del fenomeno".
Ufficio stampa
 

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