Vogliono un'Italia debole per colonizzarla meglio
COLPIRONO IL CAVALIERE PER COLPIRE L'ITALIA (ORA LO DICE ANCHE MONTI)
Nello stesso giorno in cui il Corsera annuncia che Berlusconi tornerebbe
a candidarsi nel 2013, il premier Monti, a sorpresa, proclama che
Berlusconi era stato messo all’angolo e quasi umiliato da Francia e
Germania che pretendevano che consegnasse nelle loro mani la gestione
della politica economica italiana e quindi le nostre risorse e i nostri
destini.
Pur di non cedere a questi diktat e sotto il bombardamento a
tappeto degli speculatori sui nostri titoli, funzionale a indebolire la
sua posizione e costringerlo a cedere, Berlusconi avrebbe preferito
farsi da parte.
Detto da Monti, al netto di un’esperienza di otto mesi
sul seggio periglioso che gli italiani avevano affidato allo stesso
Berlusconi, ha un peso. Innanzitutto significa che l’ostilità di Francia
e Germania -– allora governate da esponenti di centrodestra e membri
del Ppe – non era diretta contro il governo italiano, bensì contro
l’Italia.
Come abbiamo sempre sostenuto è l’Italia, con le sue risorse e
le sue potenzialità che fa contemporaneamente gola e paura alle
economie più forti dell’Unione. Se fossimo forti politicamente saremmo
un competitor con cui fare i conti, deboli come ci ostiniamo a essere
siamo terra di conquista.
Marcello de Angelis
direttore de Il Secolo d'Italia
P.s. Oltre alla lettura che ne ha dato il direttore del Secolo, è verosimile che Monti con le sue esternazioni abbia voluto lanciare un messaggio altrettanto chiaro. Della serie: solo lui può farsi rispettare in Europa ed evitare figuracce alla nazione (smentendo così le sue precedenti dichiarazioni di una indisponibilità a candidarsi l'anno venturo). Un'affermazione, è un'altra lettura che si può dare, rivolta ad affievolire le ambizioni del Cav. di rimettersi in prima fila per guidare il centro-destra alle prossime elezioni politiche.
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