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67° ANNIVERSARIO ECCIDIO DI SCHIO: LA COMUNITA' MILITANTE SCLEDENSE SI RIUNISCE DAVANTI AL PORTONE DELLE EX CARCERI PER UN MOMENTO DI RIFLESSIONE COMUNITARIA
Come ogni anno i ragazzi della nostra Comunità Politica hanno organizzato la deposizione di un mazzo di fiori per ricordare degnamente la strage partigiana avvenuta la notte tra il 6 e 7 luglio del 1945. 
In quella tragica notte di sangue all'interno delle carceri di via Baratto vennero assassinate 54 persone, tra cui 14 ragazze (la più giovane aveva 16 anni, due erano incinta) e ne vennero ferite 17. 
Ogni anno, quindi, ricordiamo le vittime di una strage che per decenni le autorità politiche cittadine hanno liquidato come un atto di "giustizia per le sofferenze patite a causa della guerra in cui il fascismo aveva trascinato la nazione". 
Noi, invece, abbiamo sempre creduto che la strage sia stata compiuta in coerenza con il clima di terrore e di odio di classe perpetrato dalle bande partigiane comuniste che in quei mesi spadroneggiavano in tutto il nord Italia. 
Noi crediamo in una pacificazione che sia coerente e rispettosa della memoria di tutte le parti che in quei mesi si sono combattute in una guerra civile sanguinosa; riteniamo altresì che la memoria non è esclusiva di nessuno, tanto meno di quelle autorità politiche cittadine che continuano a dividere gli scledensi in buoni e cattivi come se la deposizione di un mazzo di fiori sia un atto di per sé deplorevole e provocatorio.
Troviamoci quindi sabato 7 luglio per un breve ma significativo momento di riflessione comunitario. L'appuntamento è per le ore 18.00 circa in Piazza Rossi.
Ricordiamo che venerdì sera 6 luglio alle ore 19.00 presso il duomo di Schio ci sarà la S. Messa promossa dal Comune di Schio. 

- Comunità Militante Schio -

Morti sul posto
Teresa Amadio, anni 41, operaia tessile.
Teresa Arcaro, anni 45, operaia tessile.
Dr. Michele Arlotta,anni 62, Primario dell’ospedale di Schio.
Irma Baldi, anni 20, casalinga.
Quinta Bernardi, anni 28, operaia tessile.
Umberto Bettini, anni 40, impiegato.
Giuseppe Bicci, anni 20, impiegato.
Ettore Calvi, anni 45, tipografo.
Livio Ceccato, anni 37, impiegato.
Maria Dal Collo, anni 56, casalinga.
Irma Dal Cucco, anni 19, casalinga.
Anna Dal Dosso, anni 19, operaia.
Antonio Dal Santo, anni 47, operaio.
Francesco De Lai, o Dellai Francesco, anni 42, operaio tessile.
Settimio Fadin, anni 49, commerciante.
Mario Faggion, anni 27, autista.
Severino Fasson, anni 20, calzolaio.
Fernanda Franchini, anni 39, casalinga.
Silvio Govoni, anni 55, im piegato.
Adone Lovise, anni 40, impiegato.
Angela Irma Lovise, anni 44, casalinga.
Blandina Lovise, anni 33, impiegata.
Lidia Magnabosco, anni 18, casalinga.
Roberto Mantovani, anni 44, segretario comunale.
Isidoro Dorino Marchioro, anni 35, commerciante.
Alfredo Menegardi, anni .., capostazione.
Egidio Miazzon, anni 44, impiegato
Giambattista Mignani, anni .. , capitano di fanteria.
Luigi Nardello, anni 35, cuoco.
Giovanna Pangrazio, anni 31, impiegata.
Alfredo Perazzolo, anni 29, meccanico.
Vito Ponzo, anni 58, commerciante.
Giuseppe Pozzolo, anni 46, impiegato.
Giselda Rinacchia, anni 25, operaia.
Ruggero Rizzoli, anni 51, maggiore.
Leonetto Rossi, anni 20, studente, milite della stradale.
Antonio Sella, anni 60, farmacista.
Antonio Slivar, anni 65, pensionato.
Luigi Spinato, anni 36, portiere.
Giuseppe Stefani, anni 63, impresario.
Elisa Stella, anni 68, casalinga.
Carlo Tadiello, anni 22, studente, ufficiale GNR.
Sante Tommasi, ani 53, impiegato.
Luigi Tonti, anni 48, commerciante.
Francesco Trentin, anni 53, invalido, operaio tessile.
Ultimo Ziliotto, anni 38, impiegato.
Oddone Zinzolini, anni 40, rappresentante.
[modifica]Deceduti nei giorni successivi per le ferite riportate
Giovanni Baù, anni 24, commerciante.
Settima Bernardi, anni 21, operaia.
Arturo De Munari, anni 43, tessitore.
Giuseppe Fistarol, anni 47, maggiore genio.
Mario Plebani, anni 49, commerciante.
Carlo Sandonà, anni oltre 70, pensionato ex-barbiere
Dr.Giulio Vescovi (ex commissario prefettizio fascista).

Sopravvissuti
17 sono stati feriti ma non uccisi:
Luigi Bigon, anni 42, rappresentante.
Antonio Borghesan, anni 19, elettricista.
Giuseppe Cortiana,
Maria Dall’Alba, anni 23, casalinga.
Anselmo Dal Zotto,
Guido Facchini,
Giuseppe Faggion,
Mario Fantini,
Anna Maria Franco di anni 16,
Emilia Gavasso, anni 49.
Carlo Gentilini, anni 38, ingegnere.
Emilio Ghezzo,
Olga Pavesi, anni 42, casalinga.
Calcedonio Pillitteri,
Arturo Perin,
Rino Tadiello,
Rosa Tisato.
13 restarono illesi:
Giovanni Alcaro,
Bruno Busato,
Pietro Calgaro,
Diego Capozzo (ex vicecommissario prefettizio fascista),
Augusto Cecchin,
Alessandro Federle,
Vittorio Federle,
Agostino Micheletto,
Umberto Perazzolo,
Caterina Sartori,
Ferrj Slivar,
Alfredo Tommasi,
Basilio Trombetta.



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