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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Tirannia e finanza. L'Italia al rango di bidonville?

SE LO SPREAD E SPECULAZIONE, I SACRIFICI RICHIESTI AGLI ITALIANI RISCHIANO DI ESSERE INUTILI
Per quanto riguarda lo Spread la settimana scorsa Bankitalia e altri analisti si sono resi conto che di 500 punti, 200 sono determinati dalle situazioni intrinseche del nostro Paese, ma più della metà rientrano nella speculazione intenzionale.
La rivelazione del presidente di Confindustria non sorprende più di tanto, del resto sono mesi che denunciamo il carattere espressamente speculativo del circuito finanziario (anglofono) internazionale, il cui ruolo, oramai completamente autoreferenziale, si è slegato dai dinamismi virtuosi dell’economia reale.
Le parole di Squinzi confermano le nostre preoccupazioni. Com'è possibile continuare a chiedere sacrifici agli italiani  senza che nel contempo i cosiddetti mercati e le agenzie finanziarie ad essi collegati ci diano un momento di respiro?
Abbiamo l’impressione che l’operazione speculativa dei mercati azionari sia diretta a indebolire ulteriormente il sistema economico italiano ( e nel complesso l'Euro) per minarne la già precaria sovranità nazionale, in un contesto regionale in cui il declino di tutta l’area del mediterraneo ci sta relegando ad un ruolo talmente marginale da portarci a diventare nel breve periodo la periferia dell’Europa, quando l’Europa stessa non è più il centro gravitazionale del pianeta.
Nel frattempo, dopo aver messo in ginocchio la Grecia, l’attacco finanziario non da segni di cedimento puntando su Spagna e Italia, dritto così al cuore della Zona Euro, con l’obiettivo non tanto nascosto di una spaccatura dell’Europa in due macrozone. E c'è chi disquisisce dei matrimoni gay o della Minetti. Mah!

Alex Cioni

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