PRIMARIE NO GRAZIE! IL CENTRO-DESTRA RISPONDE PICCHE AD ALEX CIONI E A "SCHIOCITTA'-CAPOLUOGO"
Almeno ci ha provato. Alex Cioni ha lanciato il classico sasso
nello stagno, almeno in quello del centrodestra scledense, predicando la
necessità di rivolgersi alle primarie per scegliere il candidato
sindaco da opporre a quello che uscirà a giorni dalla sfida a sette del
centrosinistra. Richiesta rispedita al mittente, almeno da quel che si
evince dalle dichiarazioni arrivate da Forza Italia, Lega, ma anche
dalle altre liste civiche che gravitano attorno alla stessa area.
“Peccato, personalmente penso che sarebbe stata una bella occasione
per compattare le tante anime del centrodestra, forse superiori a quelle
che affollano il centrosinistra -spiega Cioni-; da noi la
pluralità esiste e sarebbe una ricchezza, però purtroppo diventa
debolezza se ognuno pensa e si muove per conto proprio, senza
confrontarsi”.
Si è chiesto perché questo no secco, senza condizioni?
“Qualcuno ha obiettato sui tempi ristretti, visto che non abbiamo la
consuetudine e le capacità organizzative del Pd, ad esempio, ma è
un’obiezione che cade se si pensa che a Bassano il centrosinistra farà
le primarie a marzo e le amministrative hanno le stesse scadenze nostre.
I tempi ci sarebbero, tra l’altro è quasi un mese che ne parlo e già ci
si poteva trovare ad un tavolo. Qualcun altro forse teme una scarsa
partecipazione, proprio perché il nostro elettorato non ci è abituato,
ma credo sia sempre meglio un candidato espressione di duecento votanti
che calato dalla segreteria di un partito”.
Ultimamente Lei parla con la griffe di “SchioCittà - Capoluogo”: sarà
capofila di un’ennesima lista civica, ora che è tramontata la
possibilità di giocarsi le sue carte con le primarie?
“Non sono più coordinatore del Pdl, visto che il partito è sciolto,
ma neppure portavoce di una futura lista civica. Per ora questo è un bel
laboratorio di idee che parte dalla base degli elettori e dei
simpatizzanti del centrodestra, trasversalmente da Forza Italia alla
Lega. Non partendo dal vertice, ci interessa fornire spunti di
riflessione a tutte le forze politiche, un progetto di città da
condividere”.
Questa grande frammentazione, lo ha detto già Lei, rende la vita
facile alla vostra controparte, che rischia di vincere per mancanza di
avversari veri. Mi perdoni, ma al di là di proteste e di contestazioni
sull’operato della Giunta, finora non mi pare si sia ancora
materializzato un chiaro progetto politico di centrodestra.

“Vero. Chi si illude guardando indietro, quando si sfiorò la poltrona
di sindaco per appena duecento voti, dimentica che quel candidato
(Valter Orsi, ndr) ora corre da solo e dice di non voler avere nulla a
che fare coi partiti tradizionali, ma scorda anche che allora ci fu un
effetto trascinamento Lega che oggi non è ipotizzabile. Bisogna fare
presto e creare un modello di Schio diverso da quella che può proporre
chi ha governato ininterrottamente per quarant’anni. Avranno fatto anche
cose valide, non lo nego, ma se stai in un ufficio per tanto tempo non
ti accorgi più nemmeno se c’è una macchia sul muro: oramai fa parte
della tappezzeria. La gente non è poi così contenta, anzi, oramai lo
dice apertamente e quindi vorrebbe cambiare, ma se l’alternativa non
esiste o è fumosa, a maggio vota per abitudine e per non fare salti nel
vuoto. Invece il centrodestra avrebbe una visione ed un approccio che è
un suo esclusivo marchio di fabbrica, su parecchi temi che stanno a
cuore alla cittadinanza. Ad esempio la sicurezza e la gestione degli
zingari: a centrosinistra minimizzano sull’aumento di furti e
criminalità e continuano a difendere l’esperimento fallimentare con la
famiglia “nomade” degli Helt. Se vincono proseguiranno a fare gli stessi
errori perché è nel loro dna. Il centrodestra userà invece il pugno di
ferro in un guanto di velluto, cioè imporremo il rispetto di regole e
norme che già esistono, con fermezza e senza compromessi. La sosta è
proibita, quindi non vogliamo più vedere camper o roulotte vicino a
palazzetti o capannoni. Useremo la nostra testa anche su temi come la
destinazione dell’area ex Lanerossi e sulla rivitalizzazione del centro
storico. Bisogna tornare alla vecchia ZTL perché allargare la chiusura è
stato un suicidio indifendibile. Ma la cosa che più mi ha dato fastidio
è stata la modalità con cui la Giunta lo ha deciso, che dovrebbe far
riflettere chi continua a pensare che ridare fiducia a questa
nomenklatura sia il male minore”.
Si spieghi meglio...
“Avevano promesso di pedonalizzare il centro solo nel periodo estivo e
per le festività, invece senza consultare le minoranze hanno prorogato
sine die, nonostante la gente non si fermi e non compri, come denunciato
da tutti, ma proprio tutti i commercianti. Hanno ascoltato le
osservazioni solo sulla carta, ma poi hanno fatto quello che avevano già
deciso, in barba alla democrazia che sostengono di rappresentare”.
Certo che Lei pare proprio andare in controtendenza, nella sua area:
mesi fa ci disse che stimava Berlusconi, ma che si augurava che il suo
tempo fosse scaduto, oggi chiede primarie che nessuno vuole. Non sarà
che il problema è Alex Cioni?
“Per i cittadini che mi seguono e che mi sostengono evidentemente no,
ricordo sommessamente che ero stato eletto dal congresso nell’esecutivo
provinciale del Pdl e che la base del partito da me è sempre stata
coinvolta. Quanto a Berlusconi, inutile negare che resta il riferimento
principale e l’unico leader aggregativo nel centrodestra, ma andava
creato un ricambio per motivi anagrafici e perché i suoi guai non
permettono di collegarlo ad una prospettiva futura di lungo periodo.
Sarebbe stata una decisione dolorosa, ma da prendere con coraggio,
invece dietro di lui non c’è ancora nulla, il vuoto o mezze figure prive
dello stesso appeal sugli elettori. Comunque il merito di aver
riportato in sella il Cavaliere è tutto di Matteo Renzi”.
A livello nazionale, in quale figura politica si identifica meglio?
“Mi piace molto Giorgia Meloni, capogruppo di Fratelli D’Italia. È di
destra, sempre coerente e tosta, si vede che è in politica percyhé ci
crede e si è formata con una vera scuola”.
Ma insomma, Alex Cioni a maggio si presenta a sfidare il centrosinistra o resta in panchina?
“Non ho nessuna smania di visibilità e nemmeno mi reputo
indispensabile. Ci tengo a dare il mio contributo, questo sì, poi si
vedrà”.
Proprio mentre andiamo in stampa, giunge
la notizia che il gruppo “SchioCittà-Capoluogo” ha deciso di promuovere
una serata invitando tutti i referenti politici del Centro-Destra, ma
anche di quelle liste civiche che si pongono fuori dalla dicotomia
classica Destra- Sinistra e che si collocano all’opposizione
dell’attuale Amministrazione comunale. Seguiremo gli sviluppi di questo
appuntamento che per la prima volta prova a mettere assieme tutta
l’opposizione. Riusciranno in questa impresa?