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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Bocca di rosa

ALEX CIONI E MATTIA IERARDI (FDI-AN) : REGOLAMENTARE LA PROSTITUZIONE PER ASSICURARE PIU’ SICUREZZA AI CITTADINI E MAGGIORI STRUMENTI ALLO STATO PER IL CONTRASTO DELLO SFRUTTAMENTO

Qualche settimana fa gli allora senatori del Movimento 5 Stelle Lorenzo Battista ed Alessandra Bencini e la senatrice Alessandra Mussolini (Forza Italia) hanno sottoscritto il disegno di legge “Regolamentazione del fenomeno della prostituzione”, aggiungendosi così ai colleghi del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, Pasquale Sollo, Valeria Fedele e Monica Cirinnà consolidando così la proposta che vede come prima firmataria la senatrice del Pd Maria Spilabotte.

Per Alex Cioni e Mattia Ierardi di Fratelli-d’Italia-An, alla luce anche dei dati snocciolati dall’associazione Mimosa sul fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, il cui triste primato in Veneto spetta a Vicenza, è fondamentale che “sia il Parlamento ad occuparsi della materia senza false ipocrisie”.
Secondo i due esponenti del partito di Giorgia Meloni lo spirito guida dei legislatori deve essere di natura pragmatica, finalizzata a governare un problema che “va affrontato con il preciso obiettivo di creare le condizioni per contrastare l’infame pratica dello sfruttamento ad opera delle organizzazioni criminali e di fornire le adeguate risposte per restituire decoro e sicurezza ai quartieri invasi dal mercato del sesso”.
Il disegno di legge in discussione al Senato – spiegano ancora Cioni e Ierardi – “può essere una buona base di partenza per giungere ad un provvedimento che regolamenti il business della prostituzione facilitando così anche il lavoro dei sindaci lasciati per troppo tempo da soli ed in balia di una attività che – concludono i due esponenti vicentini di FdI-An – difficilmente si può estirpare criminalizzandola ma che invece si può governare garantendo maggiore sicurezza anche per quelle migliaia di donne che praticano il mestiere più antico del mondo e che oggi non hanno nessuna tutela dallo Stato”.

Ufficio stampa

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