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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Esautorate le ideologie cosa è rimasto?

ANTIPOLITICA: QUANDO LA POLITICA E' SVUOTATA DALLE IDEE

Quando la politica è svuotata delle idee il loro posto lo prendono gli interessi. Questa è la regola che spiega senza tante chiacchiere quello che sta succedendo in Italia.

La caduta delle ideologie, salutata dal tripudio degli idioti, ha fatalmente trascinato con sé anche le idee. 
Il messaggio che è passato è stato: la politica è prassi, amministrazione, soluzione dei problemi, gestione. 
In contrapposizione alla politica concepita come realizzazione di un sogno, come volontà di affermare una visione del mondo.
A queste due concezioni della politica corrispondono due diversi tipi umani.
Chi fa politica per un ideale è di norma motivato dalla volontà di realizzarlo e tutto il resto passa in secondo piano.
Chi invece, non avendo ideali da perseguire, concepisce la politica come un mestiere, è interessato a trarne il maggior beneficio possibile. Inutile sottolineare che è questa seconda categoria quella più esposta ad approfittare della politica per arricchirsi, rubando, facendo affari più o meno leciti, succhiando tutto quello che c’è da succhiare.
E’ questa la categoria che oggi popola i Palazzi. Si possono riconoscere dalle facce (quella di Fiorito è la più rappresentativa!), dai curricula ( non hanno mai lavorato! ), da come si atteggiano.
L’altra categoria, quella di coloro che facevano/fanno politica per un’idea, è stata pian piano scalzata attraverso tutta una serie di meccanismi interni ai partiti e al palazzo. Sinteticamente si può affermare che la politica-politicante del magna-magna enuclea coloro che non partecipano alla mensa in quanto non ricattabili e quindi non funzionali al sistema. 
Del tutto particolare il genocidio politico di questo tipo antropologico avvenuto nella Destra italiana, che aveva potuto vantare mani pulite e coscienza integra fino alla fine del ‘900. All’interno di Alleanza Nazionale, che negli ultimi vent’anni della destra è stato il contenitore più importante, per volontà di Fini e dei suoi accoliti, è stato posto in essere questo genocidio politico. 
E’ così stata eliminata quasi totalmente la classe dirigente che era stata selezionata attraverso prove quali la militanza disinteressata, i rischi e le discriminazioni, superati solo grazie ad una forte idealità, per sostituirla con quella dei parvenu alla caccia di un posto in un c.d.a. o in una lista elettorale. 
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la distruzione e in alcuni casi la vergogna. 
Oggi, da più parti, si leva l’indignazione per il malaffare e s’invocano rimedi. Ma non sarà certo introducendo le preferenze o dimezzando i parlamentari o sciogliendo le regioni che si uscirà da questa situazione. Sarebbe come curare il cancro con l’aspirina! E non sarà nemmeno il voto di protesta in favore di qualche saltimbanco.
Un vero cambiamento lo si potrà realizzare solo con una rivoluzione culturale che riporti al centro della politica uomini con idee ed ideali. 
Perché se nel Palazzo arrivano i ladri è colpa anche di quelli che li votano. Allora bisogna cominciare dal basso, dalla gente, che deve capire che il voto non va dato a chi ti promette il favore, il posto, il finanziamento, ma a chi dà garanzie di integrità morale e di avere un progetto politico. Troppe volte la gente si lamenta, ma poi, gratta-gratta, i Fiorito & company i voti da qualcuno li avranno pur presi!
E attenzione! Non si faccia di ogni erba un fascio condannando tutta la politica. La Politica è necessaria. E sono necessari anche i politici. Ed ha anche un costo. Perché chi fa politica onestamente è giusto che venga retribuito. Altrimenti la politica potranno farla solo i banchieri ed i ricchi. E allora addio democrazia! 

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