SCHIO/BOCCIATO L'ORDINE DEL GIORNO CHE PROPONEVA UNA CELEBRAZIONE ISTITUZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL'ECCIDIO MA CIONI NON NE ESCE COMBATTUTO: "GRAZIE ALLA MOZIONE SI SONO CREATE LE BASI PER AVVIARE UN PERCORSO DI CONFRONTO VOLTO A STORICIZZARE L'ECCIDIO NEL NOME DI UNA VERA E RICONOSCIUTA RICONCILIAZIONE/VIDEO

Bocciato l'ordine del giorno del consigliere Alex Cioni con il quale veniva proposto di ricordare l’anniversario dell’eccidio partigiano istituendo una cerimonia ufficiale in forma istituzionale della città alle ex carceri per - ha spiegato il consigliere - “superare le tensioni manipolate ad arte da coloro che alla pacificazione preferiscono il stantio e stucchevole scontro ideologico su vicende che invece vanno storicizzate”.
La discussione si è tenuta sempre sui binari di un confronto civile senza particolari eccessi, mentre la bocciatura della proposta di ordine del giorno non ha chiuso comunque al rilancio di un percorso che metta mano al Patto di concordia del 2005. 
Tutti gli interventi, dal Pd a Coalizione civica, hanno in sostanza concordato con Cioni nell'evidenziare che il patto del 2005 non ha prodotto la pace ma ulteriori divisioni.
“Al netto delle interpretazioni fantasiose e faziose che la sinistra ha voluto dare alla mia mozione - spiega il capogruppo -, ritengo di poter affermare che la bocciatura in Consiglio non chiude assolutamente la porta del dialogo ma apre una via nuova per un confronto che dovrà tenere conto anche di quanto scritto nella mozione”.
Alex Cioni ha evidenziato che il nodo centrale che va superato sono i "passaggi divisi inseriti nel Patto del 2005 che in qualche modo hanno giustificato i ricatti dell’Anpi e le manipolazioni politiche della sinistra estrema" che anche ieri sera stava in piazza Statuto dopo aver veicolato sui social un appello in difesa dei valori della Resistenza ma che in realtà ha suonato come "l'ennesimo tentativo di un manipolo di estremisti dei centri sociali di alimentare una contrapposizione puerile e dannosa che invece va rifiutata in maniera categorica".
Per Cioni dovrà in ogni caso essere la città di Schio a raccogliere "il patrimonio di dolore dei familiari" prendendo come fonte di ispirazione quanto fatto dalla dottoressa Anna Vescovi con l'ex partigiano Valentino Bortoloso: "L'eccidio partigiano va storicizzato nel nome di una riconciliazione per e non contro qualcuno o qualcosa, vale a dire nel riconoscimento dei principi di libertà e di convivenza civile che regolano la vita democratica della nazione, seguendo quanto fecere alcuni ex partigiani ed ex fascisti nel 1947 a soli due anni dalla fine della guerra civile, quando decisero di recarsi assieme all'Altare della Patria a Roma per depositare una corona d'alloro al Milite Ignoto. Quello fu un segnale di pacificazione che nei decenni successivi non fu raccolto ma che a distanza di 73 anni Schio può raccogliere e fare proprio" - ha concluso il consigliere di PrimaSchio.

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