ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA E ALL'ODIO SU FACEBOOK. CONSIGLIERE COMUNALE DI SCHIO PRESENTA DENUNCIA AI CARABINIERI. NELLA DENUNCIA SEGNALATI ANCHE GLI AMMINISTRATORI DELLA PAGINA DI SCHIO ANTIFASCISTA PRESUMIBILMENTE COLLEGATI ALLA SINISTRA ANTAGONISTA DEL CENTRO SOCIALE ARCADIA

Durante il Consiglio comunale di lunedì sera, uno sparuto gruppo di attivisti appartenenti alla sinistra antagonista, si è riunito in Piazza Statuto nei pressi del municipio di Schio in conseguenza di un appello alla mobilitazione antifascista diffuso sui social network "Schio antifascista" e Csa Arcadia”.
Sono per l'appunto proprio i social network ad essere presi di mira dal consigliere comunale Alex Cioni il quale, durante la discussione dell'ordine del giorno con il quale veniva proposta una cerimonia istituzionale della Città per commemorare le vittime dell'eccidio partigiano, nel nome dei principi di libertà e di convivenza civile che regolano la vita democratica della nazione, ha accusato gli amministratori della pagina Facebook Schio antifascista di ospitare post e commenti al limite della querela per ingiuria e diffamazione.

Alla luce di alcuni commenti riportati in un post "delirante" di Schio antifascista, diretto a Cioni e all'assessore regionale Elena Donazzan, il capogruppo di PrimaSchio si è recato dai Carabinieri per depositare una querela per istigazione alla violenza e all'odio, in quanto per un valoroso antifascista il consigliere comunale scledense e dovrebbero essere presi a bastonate. Possibilmente quando si trovano da soli.
Nella denuncia Cioni ha indicato anche gli amministratori della pagina Facebook, verosimilmente collegata al centro sociale scledense, in quanto il titolare di un sito internet concorre nel reato con l’autore di un commento penalmente perseguibile se questo ne è venuto a conoscenza ma non ha provveduto a rimuovere tempestivamente il contenuto. “Nella migliore delle ipotesi – spiega il consigliere della civica PrimaSchio - i social network sono diventati uno sfogatoio di cattivo gusto, nella peggiore sono una fogna virtuale dentro la quale sguazzano un esercito di frustrati senza arte né parte”.

Cioni non si scompone più di tanto per gli insulti e le calunnie sui social "ricevuti sistematicamente dai fans di sinistra e dall'universo antifascista", dopodiché - sottolinea - "sarebbe un errore sottovalutare la campagna d'odio aizzata in rete. Questo tipo di comportamenti vanno censurati e sanzionati, da qualsiasi parte provengano. Invece, quando i seminatori d'odio agiscono nel nome dell'antifascismo, a sinistra tendono a tollerarli minimizzando una condotta che invece andrebbe censurata senza alcuna remora. E' evidente - conclude Alex Cioni - che l'inqualificabile politica dei due pesi e due misure, rientra nei fondamentali culturali di base delle sinistre arcobaleno”. 

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