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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

75° ANNIVERSARIO DELL'ECCIDIO DI SCHIO. LE SINISTRE SCENDONO IN PIAZZA PER RINFOCOLARE TENSIONI CHE LA CITTA' STA FATICOSAMENTE TENTANDO DI SANARE/VIDEO

Oggi è il 75° anniversario della strage partigiana compiuta nelle carceri di Schio.
A causa di quell'azione criminale perirono falcidiati dai mitra partigiani 54 persone, tra cui 14 donne e 7 minorenni, mentre 17 rimasero feriti.
Questa sera ci sarà la messa promossa dai famigliari a cui partecipano le autorità civili e militari del territorio e coloro che nel rito religioso colgono l'opportunità per proseguire nel percorso di riconciliazione e concordia cristiana (il Patto di Concordia Civica è altra cosa).
Nel frattempo altre persone saranno in piazza a poche decine di metri tra striscioni e bandiere rosse per inscenare la solita gazzarra in stile antifascista grazie al beneplacito di alcuni funzionari di polizia che per questi signori hanno un evidente occhio di riguardo.
Stasera quindi non ci sarà alcuna contrapposizione ideologica tra opposte fazioni, ma il disperato tentativo di coloro che scendono in piazza di riportare indietro l'orologio del tempo.
Noi, invece, riteniamo doveroso e sacrosanto ricordare le vittime partecipando alla messa deponendo poi un fiore nel luogo dove si compì il crimine.
Gli scledensi devono conoscere il motivo dei disagi che dovranno sopportare questa stasera individuando però i responsabili senza sparare nel mucchio come qualcuno si ostina a fare.
La città è giustamente esausta di queste tensioni ma una santa messa non può essere declinata alla stessa maniera di una sceneggiata di piazza.

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