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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Roma, interessante incontro promosso dal Centro studi Polaris

LAVORO: ILVA, EUTELIA, EX OMNIA, ESPERTI E TESTIMONI DIRETTI A CONFRONTO



Il mondo del lavoro e delle imprese a confronto sul suo futuro, partendo dalle testimonianze dirette di chi e' rimasto coinvolto in prima persona nelle vicende dell'Ilva di Taranto, della ex Omnia Network e di Eutelia. A organizzare il convegno, che si terra' giovedi' 8 novembre, dalle 14.30 alle 19 a Palazzo Grassi, in via Merulana 60, a Roma, il Centro Studi Polaris, che spiega in una nota come ''numerosi sindacati (Cisal, Cisl, Fast, Ugl, Uil), imprenditori, giuslavoristi, giornalisti, economisti'' abbiano aderito all'iniziativa e siano pronti a interrogarsi ''in piena trasversalita' sul futuro del lavoro, del sindacato, delle parti sociali e delle imprese''.
"Occorre andare oltre la societa' liquida, nella quale il produttore che si e' fatto consumatore ha perso il proprio ruolo sociale spogliandosi dell'unica arma efficace che possedeva, il proprio status di lavoratore, e riaffermare il lavoro quale elemento propulsivo non solo della produzione, ma anche della vita politica ed economica della societa' - sottolinea il centro studi Polaris - Ma non bastano le ricette teoriche, in un mondo transnazionale che registra ogni giorno nuove cessazioni di sovranita', il lavoratore oltre al suo statuto e alla sua dignita' perde potere contrattuale, idem i sindacati. Occorre quindi una nuova concezione dei ruoli, dei metodi e delle finalita'''. Roma (Adnkronos) 

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