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Schio. Sicurezza urbana: i fatti di queste ore smentiscono il sindaco che parlava di “narrazione fuorviante”

N ell’arco di poche ore, tra venerdì e sabato, il centro di Schio è stato teatro di due episodi che riportano l’attenzione sul tema della sicurezza urbana . Venerdì pomeriggio uno studente è stato aggredito e rapinato alla stazione delle corriere da un gruppo di giovani stranieri, uno dei quali armato di coltello. Il giorno successivo, la Polizia Locale è intervenuta nel cuore del centro storico, in un alloggio popolare, dove si trovavano tre cittadini stranieri irregolari nascosti abusivamente all’interno dell’abitazione assegnata a una donna italiana, ora destinataria di provvedimenti e sanzioni. Due episodi distinti ma accomunati da un denominatore comune: la presenza di situazioni di illegalità che, da tempo, Fratelli d’Italia denuncia pubblicamente. "Non serve creare allarmismi, ma non si può nemmeno continuare a minimizzare". "I fatti di questi giorni confermano che i problemi di sicurezza e di decoro urbano non sono il frutto di 'narrazioni fuorvianti...

Palestra di Giavenale presentata una nuova interrogazione: la perizia chiesta dal Comune è al vaglio dei tecnici. Sabato mattina incontro con i cittadini in via Garibaldi


Prosegue l’attenzione di Fratelli d’Italia sulla vicenda della palestra di Giavenale, chiusa ormai da quasi due anni a seguito dei cedimenti strutturali della copertura in legno lamellare.
A margine della consegna agli uffici comunali della perizia tecnica commissionata dal Comune – quella stessa perizia alla quale l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Maculan, aveva fatto riferimento nel corso dell’ultimo consiglio comunale (clicca qui) rispondendo a una precedente interrogazione di Cioni – il capogruppo della destra cittadina torna sulla delicata questione chiedendo chiarimenti sul contenuto del documento tecnico e sulle decisioni che la Giunta intende assumere per tutelare l’interesse pubblico e garantire la piena sicurezza della struttura.
Sembra che la perizia evidenzi delle incongruenze importanti che contrastano con l'analisi e la soluzione proposta dall’impresa costruttrice, in quanto non garantirebbe un ripristino strutturale adeguato e non sarebbe considerata risolutiva ai fini della sicurezza complessiva dell’impianto. Cioni fa sapere di avere letto il documento ma lascia all'assessore Maculan il compito di spiegare alla città lo stato dell'arte di una questione che va avanti da due anni la cui soluzione non pare essere dietro l'angolo.

Il consigliere di Fratelli d’Italia sottolinea che la chiusura prolungata della palestra sta causando e causerà un danno materiale e funzionale alla comunità scolastica e sportiva del quartiere e alla città tutta chesi ritrova con un impianto nuovo ma inutilizzabile: "Il nostro intento non è di alimentare polemiche – precisa nuovamente Cioni – ma di ottenere trasparenza e chiarezza su una vicenda che coinvolge un’importante e costosa opera pubblica attesa da decenni a Giavenale. Come ovvio che sia la priorità deve essere la sicurezza dell'edificio, ma il dovere della giunta è di fare quanto serve a tutela dell’interesse economico del Comune che ha il diritto di rivalersi sui soggetti responsabili degli errori e difetti costruttivi emersi dalla perizia”.
Cioni confida che stavolta l’assessore Maculan accoglierà le domande con lo spirito costruttivo con cui sono state poste, senza prendersela troppo a male come accaduto nell’ultimo consiglio comunale: "In fondo, chiedere trasparenza e fare domande è il nostro dovere, mentre rispondere e risolvere i problemi è compito della Giunta” - ha precisato Cioni.

Domani mattina, dalle 9:30 alle 12, i referenti locali del Circolo di Fratelli d’Italia saranno presenti con i consiglieri comunali al consueto appuntamento mensile al mercato. 
Sarà un’occasione di incontro e confronto diretto con i cittadini sui temi della vita cittadina e, in particolare, sulle questioni portate all’attenzione del Consiglio comunale di lunedì sera. Al gazebo di via Garibaldi sarà inoltre possibile firmare la petizione contro il silenzio e la complicità dell’amministrazione Marigo, che ha trasformato Schio in un vero e proprio hub per richiedenti asilo e sedicenti profughi.




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