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Schio. Sicurezza urbana: i fatti di queste ore smentiscono il sindaco che parlava di “narrazione fuorviante”

N ell’arco di poche ore, tra venerdì e sabato, il centro di Schio è stato teatro di due episodi che riportano l’attenzione sul tema della sicurezza urbana . Venerdì pomeriggio uno studente è stato aggredito e rapinato alla stazione delle corriere da un gruppo di giovani stranieri, uno dei quali armato di coltello. Il giorno successivo, la Polizia Locale è intervenuta nel cuore del centro storico, in un alloggio popolare, dove si trovavano tre cittadini stranieri irregolari nascosti abusivamente all’interno dell’abitazione assegnata a una donna italiana, ora destinataria di provvedimenti e sanzioni. Due episodi distinti ma accomunati da un denominatore comune: la presenza di situazioni di illegalità che, da tempo, Fratelli d’Italia denuncia pubblicamente. "Non serve creare allarmismi, ma non si può nemmeno continuare a minimizzare". "I fatti di questi giorni confermano che i problemi di sicurezza e di decoro urbano non sono il frutto di 'narrazioni fuorvianti...

Schio, Cioni (FdI): “Difendere il pubblico significa unirsi, non dividersi. L’amministrazione Marigo è in totale contraddizione”/video


Nel corso del consiglio comunale che ha trattato la proposta di fusione tra AVA e Soraris per la nascita della nuova società Vicentino Ambiente S.p.A., si è sviluppato un dibattito acceso ma fondamentale per il futuro della gestione integrata dei rifiuti nel nostro territorio. La fusione - ha ricordato il capogruppo di Fratelli d'Italia Alex Cioni - rappresenta una scelta strategica e necessaria per garantire la gestione in house del servizio, tutelare la proprietà pubblica degli impianti e consolidare un sistema che oggi assicura ai cittadini dell’Alto Vicentino una delle tariffe più basse dell’intera regione (circa 110 euro per abitante, contro una media veneta di oltre 160 euro).
Contrariamente a quanto sostenuto da Marigo & company, la fusione non è una svendita ma un rafforzamento del pubblico – ha spiegato Cioni. Lo scorporo proposto da Schio e Torrebelvicino, oltre a non avere basi giuridiche solide, indebolirebbe l’intero sistema, aprendo la strada proprio a ciò che dicono di voler evitare: l’ingresso dei privati”.

Lo scorporo del termovalorizzatore, oltre a essere giuridicamente complesso e difficilmente motivabile ai sensi della normativa vigente, comporterebbe un rischio concreto di perdita dei requisiti per l’affidamento in house del servizio di gestione rifiuti, e renderebbe più difficile mantenere un equilibrio economico stabile, poiché verrebbe meno l’integrazione fra smaltimento e raccolta che oggi garantisce sostenibilità e tariffe contenute.
“Da dieci anni Orsi e Marigo sostengono come obiettivo politico il progressivo ridimensionamento del termovalorizzatore, tanto che - ricorda il consigliere Cioni - appena un anno fa hanno votato per la chiusura della linea 2 senza tenere in debita considerazione il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Suona quindi quanto meno stonata come argomentazione la difesa di un patrimonio pubblico da proteggere da parte di chi ne vuole la dismissione difendendo un modello organizzativo che rischia di consegnare davvero il servizio a soggetti privati".

Alla luce di queste considerazioni, per la destra cittadina è solo con la fusione che i Comuni restano protagonisti, mantenendo la proprietà degli impianti, ponendo le condizioni per permettere ai cittadini di continuare a beneficiare di tariffe più basse e servizi più efficienti. 
"È questa la vera tutela dell’interesse collettivo - sottolinea Cioni - non di certo le considerazioni strumentali di una maggioranza che con il suo operato continua a marginalizzare la città di Schio".
Con il voto favorevole alla delibera in consiglio comunale, Fratelli d’Italia ha ribadito la propria posizione in difesa del controllo pubblico, ritenendola una scelta di responsabilità a tutela del territorio, in linea con la normativa nazionale e con la necessità di garantire ai cittadini un servizio pubblico efficiente e moderno.


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