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Schio. Sicurezza urbana: i fatti di queste ore smentiscono il sindaco che parlava di “narrazione fuorviante”


Nell’arco di poche ore, tra venerdì e sabato, il centro di Schio è stato teatro di due episodi che riportano l’attenzione sul tema della sicurezza urbana. Venerdì pomeriggio uno studente è stato aggredito e rapinato alla stazione delle corriere da un gruppo di giovani stranieri, uno dei quali armato di coltello. Il giorno successivo, la Polizia Locale è intervenuta nel cuore del centro storico, in un alloggio popolare, dove si trovavano tre cittadini stranieri irregolari nascosti abusivamente all’interno dell’abitazione assegnata a una donna italiana, ora destinataria di provvedimenti e sanzioni.

Due episodi distinti ma accomunati da un denominatore comune: la presenza di situazioni di illegalità che, da tempo, Fratelli d’Italia denuncia pubblicamente. "Non serve creare allarmismi, ma non si può nemmeno continuare a minimizzare". "I fatti di questi giorni confermano che i problemi di sicurezza e di decoro urbano non sono il frutto di 'narrazioni fuorvianti', come in passato il sindaco ha sostenuto impropriamente, sono realtà sotto gli occhi di tutti” – ha precisato il capogruppo di Fratelli d’Italia Alex Cioni.

“Da tempi non sospetti – ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia – abbiamo sollevato con senso di responsabilità il tema della sicurezza reale e percepita, che non sono due dimensioni separate ma strettamente connesse. Lo abbiamo fatto nell’interesse della comunità, non per screditare la città. Riconoscere i problemi è il primo passo per affrontarli, e gli ultimi interventi delle forze dell’ordine dimostrano che avevamo ragione nel chiedere maggiore attenzione”.

La pressione politica esercitata in varie sedi da Fratelli d’Italia, unita alla voce dei cittadini, ha probabilmente contribuito a creare un clima di maggiore consapevolezza e attenzione che oggi inizia a dare i primi risultati concreti. "Non c’è nulla di cui gioire davanti a episodi di violenza o di irregolarità, ma è giusto riconoscere che le nostre denunce erano fondate. Per questo, invece di accusarci di alimentare paure o di costruire una 'narrazione fuorviante', il sindaco dovrebbe avere l’onestà politica di ammettere che le nostre preoccupazioni erano legittime e mosse solo dall’interesse per la città" - ha concluso Cioni.


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