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Schio. Aumentano ancora i richiedenti asilo in città. Mozione di Fratelli d'Italia per rivedere l’adesione al progetto OASI-SAI. Basta usare la città come un hub per sedicenti profughi
Secondo i dati aggiornati forniti in questi giorni dagli uffici comunali, a Schio risultano oggi 200 richiedenti asilo registrati quando esattamente un anno fa erano 171 e al 31 dicembre del 2023 154. Numeri che confermano un aumento costante e il continuo superamento della soglia considerata sostenibile. Una situazione che alimenta ulteriormente la concentrazione nel centro storico e rende ancora più urgente una gestione rigorosa e trasparente del fenomeno.
Il gruppo di Fratelli d’Italia contesta al sindaco Cristina Marigo di aver rinnovato l’accordo triennale 2026/28 di adesione al progetto OASI-SAI senza considerare che, ormai da tempo, la città e il centro storico viene utilizzato come hub di concentrazione per i richiedenti asilo, con effetti evidenti sul tessuto urbano e sociale. “Con un governo che ha tra i propri obiettivi il contrasto all’immigrazione illegale - in cui rientra la quasi totalità delle domande di asilo - riteniamo giusto che ogni Comune faccia la sua parte, ma nel rispetto dell’equilibrio e delle regole - sottolinea Cioni. Schio sta sopportando un carico ben oltre il limite previsto dagli accordi, e questo si traduce in disagio sociale, insicurezza e perdita di decoro urbano”.
Un passaggio particolarmente rilevante della mozione di FdI riguarda la bozza di accordo territoriale per il triennio 2026-2028, che prevede un ampliamento degli impegni a carico dei Comuni aderenti, come l’attivazione di servizi sociali dedicati, la messa a disposizione di alloggi, spazi pubblici, personale per tirocini e attività di tutoraggio, oltre a una maggiore compartecipazione alle politiche di integrazione. “Prima di assumere nuovi obblighi e nuove responsabilità operative - puntualizza il capogruppo di FdI - è necessario riportare i numeri dell’accoglienza entro limiti sostenibili e far rispettare quanto previsto dagli accordi già esistenti. Non è accettabile ampliare gli impegni del Comune mentre in città si continua a superare sistematicamente il criterio di equilibrio stabilito nel protocollo prefettizio”.
La mozione presentata da Fratelli d’Italia chiede inoltre che il Comune attivi controlli puntuali sulla dimora abituale e sulle condizioni igienico-sanitarie degli alloggi in cui risiedono gli stranieri, avvalendosi dell’Ufficio tecnico comunale, della Polizia Locale e dell’Azienda sanitaria, come previsto dalla normativa. “È doveroso verificare che gli appartamenti non siano sovraffollati e che gli ospiti risiedano effettivamente dove dichiarano – aggiunge Cioni. Solo così si può garantire legalità e rispetto per tutti, anche per chi vive regolarmente nel nostro territorio”.
La mozione impegna infine il Sindaco a chiedere alla Prefettura di vigilare sul rispetto dei limiti numerici previsti e, in caso di persistente mancato rispetto dei criteri di distribuzione, a valutare l’uscita del Comune dalla rete SAI. “La nostra città non può continuare a essere utilizzata come polo di concentrazione sproporzionata di richiedenti asilo – conclude Cioni –. Serve una gestione più rigorosa, basata su controlli reali e tutela della vivibilità per tutti i cittadini”.
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