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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Sul traforo Schio Valdagno il presidente della Provincia provoca, invece sarebbe ora di fare chiarezza sui numeri rispondendo alla nostra interrogazione di settembre


Oggi, sulle pagine del Giornale di Vicenza, il presidente della provincia lancia una proposta provocatoria ai Comuni: “Volete il traforo gratis? Gestitelo voi.” 
A noi sembra quanto meno un'affermazione puerile! 
Prima di parlare di gestione, servono trasparenza e numeri! 
Come gruppo consiliare di Fratelli d'Italia Schio, due mesi fa abbiamo chiesto dei dati sugli incassi e sui costi di gestione del traforo per valutare se, a quasi trent'anni dall'apertura, sia possibile togliere quello che a noi sembra un vero e proprio "pizzo" agli automobilisti dell'Alto Vicentino. Del resto il traforo non è solo strategico per la viabilità del territorio, ma è anche un importante tassello per realizzare quella piena integrazione tra le due vallate di cui si parlava già negli anni '90.
L'unico dato certo che abbiamo? Ad oggi, nessuna risposta alle nostre domande.
Banalmente chiediamo una valutazione seria basata sui numeri, per capire se la gratuità è fattibile o se, almeno, è possibile una riduzione ulteriore del pedaggio.
Ci auguriamo di ricevere presto le informazioni necessarie, perché un'infrastruttura come il traforo deve essere gestita nell’interesse di tutti i cittadini!

Alex Cioni

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