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Schio, urina dei cani in consiglio comunale. Nell’evidente imbarazzo tra i consiglieri di maggioranza, ecco lo scivolone che non ti aspetti sulla pipì dei cani, la maggioranza perde lucidità e compattezza/vide

N el corso dell’ultimo consiglio comunale di lunedì sera, la maggioranza ha bocciato la mozione presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che proponeva l’introduzione nel Regolamento di Polizia Urbana dell’obbligo, per i proprietari di cani, di munirsi di acqua per pulire l’urina lasciata dagli animali su marciapiedi, muri e vetrine della città, oltre a una serie di interventi volti a promuovere comportamenti civili e rispettosi da parte dei possessori di animali. Una proposta semplice, concreta e di buon senso, già adottata in numerosi comuni italiani ed europei per contrastare il degrado urbano. Il testo nasceva dall’evidente stato di incuria in cui versano molte vie del centro storico — e non solo — con muri, portoni e ingressi segnati quotidianamente dal passaggio degli animali. Oltre alla bocciatura della mozione, la maggioranza ha respinto anche un emendamento di mediazione, che si limitava a demandare l’approfondimento del tema alla commissione consiliare competente...

La Fiamma: un simbolo che parla alla nostra storia e al nostro futuro


In merito alla discussione sul simbolo della Fiamma Tricolore all'interno di Fratelli d'Italia, è intervenuto il consigliere comunale di Schio, Alex Cioni, membro del direttivo provinciale del partito. Cioni, il più votato al congresso di un anno fa che vide l'elezione di Silvio Giovine come coordinatore provinciale, ha espresso con chiarezza la sua posizione:

"La discussione sul simbolo della Fiamma in Fratelli d’Italia torna ciclicamente, ma i risultati elettorali parlano chiaro: siamo arrivati al 30% e oltre in regioni come il Veneto senza rinunciare a ciò che rappresenta. Allora qual è il problema? È vero, la politica è fatta di contenuti e valori, ma i simboli non sono dettagli da archiviare come vecchi cimeli.
In politica, i simboli hanno un valore profondo, perché racchiudono un’identità, un’emozione, un mondo di significati che parla non solo al nostro presente, ma anche al nostro passato e al nostro futuro. La Fiamma non è un semplice ornamento sopra una scheda elettorale: per noi rappresenta una storia che non si è improvvisata ieri, una storia fatta di evoluzioni, di battaglie, di un percorso che continua. Rinunciare a quel simbolo significherebbe smarrire un legame con le nostre radici, quelle stesse radici che ci permettono oggi di crescere e guardare avanti con credibilità.
Per noi, la Fiamma è una scelta di coerenza e orgoglio. E finché continuerà a rappresentare ciò in cui crediamo, sarà sempre parte del nostro cammino".

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