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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO. IN UN'AREA VERDE DEL CENTRO, RIMOSSI I GIOCHI PER BAMBINI GIA' OGGETTO NEI MESI PASSATI DI UNA MOZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE


IL CONSIGLIERE DI CENTRO DESTRA ALEX CIONI CRITICA LA DECISIONE DEL COMUNE 
 
Nel mese di settembre dell’anno scorso, il capogruppo di SchioCittà Capoluogo –PrimaSchio Alex Cioni, portò all’attenzione del Consiglio comunale, lo stato di degrado dell’area verde di S. Maria in Valle, ponendo l’accento sulle strutture da gioco per i bambini che versano in uno stato di degrado evidente e che le piattaforme di sicurezza poste alla base risultano usurate dal tempo e che lo stato di deterioramento potrebbe non assicurare nella maniera ottimale la funzione prevista dalle norme tecniche di sicurezza”.
La mozione fu bocciata dalla maggioranza. “Schio - spiegò l'assessore Maculan - ha 50 aree verdi attrezzate per le quali va fatta una valutazione complessiva con un piano di miglioramento e di razionalizzazione finalizzato ad individuare le aree soggette a criticità e all’effettivo inutilizzo, stabilendo, assieme ai cittadini e ai Consigli di quartiere, quali aree attrezzate andranno tenute e quali eventualmente dismesse”.
E proprio in questi giorni, nell’area verde posta all’attenzione dal Consigliere comunale, sono state rimosse tutte le strutture da gioco per i bambini, provocando delle vibrate critiche di alcuni residenti che assieme ai propri figli si sono trovati l'inaspettata sorpresa.  
Cioni rammenta che in risposta alla propria mozione, “l’Amministrazione assicurò che l’eventuale dismissione dei giochi sarebbe stata avviata solo dopo un percorso di coinvolgimenti del consiglio di quartiere e dei cittadini interessati”.
Considerato che il CdQ del centro non esiste ma che tra poco più di due mesi ci saranno le elezioni per il rinnovo di tutti i 7 CdQ,  il capogruppo di PrimaSchio ha spiegato che “prima di smantellare le attrezzature, sarebbe stato più corretto attendere l’esito delle consultazioni, permettendo così al prossimo Consiglio di condividere con il Comune ogni opzione. Invece, così facendo, sembra che ogni decisione sia già stata presa, alla faccia del tanto sventolato coinvolgimento dei cittadini”.
Sul punto sollevato dall'assessore Maculan, anche il consigliere di Centro Destra ritiene essenziale “ragionare sulle 50 aree verdi attrezzate della città, pensando pure ad un rilancio del parco della Valletta che rappresenta uno dei tanti fiaschi delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 25 anni. Eppure – continua Cioni - quanto è stato fatto in questi giorni nell'area verde di S. Maria in Valle, è una fuga in avanti che contribuisce ad impoverire uno tra i più belli e caratteristici angoli di Schio ma che sta a pochi passi da Piazza Almerico, un’altra zona del centro da parecchi anni particolarmente in sofferenza”.

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