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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

CORONA VIRUS, LA PROVINCIA DI VICENZA SEGUA L’ESEMPIO DI TREVISO E VERONA CHE HANNO INTRODOTTO UN ALLEGGERIMENTO PER I RAGAZZI AUTISTICI AI DIVIETI DI PASSEGGIATA


Treviso e Verona hanno alleggerito le prescrizioni per le famiglie con ragazzi autistici, autorizzando così a questi ragazzi “speciali” e ai loro accompagnatori di beneficiare di una deroga per le passeggiate, mantenendo ovviamente le distanze di sicurezza previste dalle indicazioni sanitarie.

“In attesa che il Governo chiarisca con una circolare precisa, autorizzando le persone con disabilità intellettiva ad uscire di casa, nel pieno rispetto di tutte le indicazioni richieste dai vari Dpi, suggerisco di fare copia incolla del provvedimento emanato recentemente a Verona e a Treviso, per portarlo in provincia di Vicenza" – spiega Alex Cioni, Consigliere comunale scledense.
"E' evidente che l'uscita di casa non va considerato come un capriccio, in quanto un alleggerimento delle prescrizioni si rende necessario per andare incontro alle esigenze di coloro che soffrono di disturbi dello spettro autistico. Se poi consideriamo che l'obbligatorietà di rimanere in casa non terminerà il 3 di aprile, queste famiglie e gli operatori vanno messi nelle condizioni di garantire un’idonea assistenza personale ai loro ragazzi che più di altri soffrono per il cambiamento radicale ed improvvisa che l’emergenza sanitaria ha prodotto nelle vite di tutti noi” - ha concluso il Consigliere comunale di Schio.

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