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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Vicenza infestata da puscher nigeriani/VIDEO


COMITATO PRIMANOI: SE NON SI BLOCCANO SUBITO I FLUSSI ANCHE ALTRI CENTRI COME SCHIO, THIENE O BASSANO RISCHIANO DI FARE LA STESSA FINE

Ecco cosa accade ogni giorno alla luce del sole tra i viali del parco della stazione dei treni. Il comitato di cittadini PrimaNoi, assieme ad altre associazioni come Vicenza ai Vicentini, segnala da sempre gli effetti "nefasti della presenza dei sedicenti richiedenti asilo" nel territorio provinciale, e quanto accade nel capoluogo vicentino a campo Marzo ne è la dimostrazione lampante. Fino ad un paio d'anni fa lo spaccio di droga era in mano quasi esclusivamente ai nordafricani tunisini e marocchini, mentre ora è interamente gestito dai nigeriani, quasi tutti richiedenti asilo.
"Non è più una novità per i vicentini -spiega il portavoce del comitato PrimaNoi Alex Cioni -, ma una cosa è leggerlo sui giornali, altra cosa è andare di persona a farsi una passeggiata tra quei viali".
Cioni due passi se li è fatti nei giorni scorsi, poco ore prima che venisse scovata dalla polizia locale un'accetta nascosta tra le siepi dagli africani in fuga. "Ho voluto respirare in prima persona la sensazione che si prova ad essere a Vicenza ma sentirsi d'un tratto catapultati in qualche sperduta distesa della savana africana per giunta piena di soggetti che appena comprendono che non sei interessato a quanto hanno da offrire, ti fanno sentire subito a disagio quasi fossi tu il forestiero".
"Sentirsi stranieri in casa propria è una brutta sensazione -sottolinea il portavoce di PrimaNoi-, che i cialtroni favorevoli all'accoglienza dovrebbero ogni tanto provare se solo ogni tanto uscissero dai loro attici nei quartieri bene dove vivono".
"Siamo al cospetto di una delle tante situazioni di degrado e pericolo in cui versano quartieri interi delle città italiane per colpa -conclude Cioni- dell'immigrazione in quanto fenomeno tutt'altro che virtuoso come sostengono gli immigrazionisti alla Boldrini ma che frammenterà ulteriormente quel poco che rimane della composita e millenaria civiltà europea. Il Governo italiano, trasformatosi per l'occasione in un tour operator, ha la responsabilità storica di tutto quanto sta accadendo. Vanno fermati al più presto prima che sia troppo tardi".

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