Vicenza, 650 euro per due ore di lavoro. Qualcosa stona


LA GIUNGLA DEGLI ANNUNCI DI LAVORO NELL'EPOCA DI INTERNET                                               

Nell'era in cui il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 35% circa, mentre aggiungendo la quota degli inattivi si arriva a quasi il 55%, in rete continuano a circolare una miriade di annunci di lavoro che definire truffaldini è un eufemismo. Per inattivi, vale la pena di ricordare, si intende coloro che non hanno un lavoro e che hanno smesso di cercarlo, generalmente perchè sfiduciati.

Qui entrano a gamba tesa i cosiddetti annunci ingannevoli dove non è richiesto né un titolo di studio specifico, né una specializzazione o conoscenza della lingua. C'é chi offre lavoro con una retribuzione fissa più incentivi ma spesso gli incentivi sono legati a obiettivi impossibili da raggiungere. Di solito gli annunci sono come questo: "azienda di pubblicità ed organizzazione eventi ricerca, per apertura nuova filiale in loco, 8 figure per le mansioni di magazziniere, segretaria, organizzazione eventi, customer care. Si richiede disponibilità immediata".

Chiunque sia alla ricerca disperata di un lavoro, gli è capitato, almeno una volta, di incappare in proposte di questo genere. Chiami, ti presenti al colloquio ricco di aspettative, rimani ubriacato dal soggetto ben vestito che ti presenta l'attività in modo però subdolo e poco chiaro, ma nel darti la possibilità di iniziare con una prova conoscitiva il giorno seguente, accetti senza colpo ferire, seppur nella mente inizino a balenarti le prime perplessità. 

Quando ti presenti all'appuntamento ti ritrovi su di un'auto che ti porta in qualche paese fuori provincia. Lo stato d'animo inizia a subire i primi colpi, del resto da li a poco ti trovi sperduto a suonare campanelli porta a porta per offrire contratti a nome e per conto di una società di distribuzione di energia elettrica, del gas o di qualche gestore telefonico.
Ingenuamente pensi: non doveva essere un lavoro come magazziniere o di segreteria?. 
I dubbi diventano granitiche certezze. Sei stato fregato. Hanno abusato della tua buona fede, al che l'incazzatura sale all'ennesima potenza ma non ci puoi fare nulla, non puoi fare altro che attendere pazientemente la sera, o il primo bus per rientrare a casa con una buona dose di frustrazione e le pive nel sacco. 

E' del tutto evidente di come queste società sfruttino il disperato bisogno di lavorare dei giovani, ma non solo di loro: nel variegato mondo della disoccupazione italiana, ne fanno parte un'importante quota di quarantenni e di cinquantenni. 

Pure a Vicenza questi annunci compaiono periodicamente nei vari siti specializzati per la ricerca del lavoro. La domanda è: come mai?. Perchè nessuno interviene per bloccare l'attività di queste pseudo agenzie dopo che già varie volte in tutta Italia sono stati segnalati questi casi che rappresentano un vero e proprio sfruttamento dei bisogni più intimi delle persone?. Per essere chiari, il problema non è tanto il tipo di lavoro, ma il metodo ingannevole che utilizzano queste agenzie per accalappiare le persone, anche se ci sarebbe un altro capitolo da aprire in relazione ai contratti di lavoro che questi imbroglioni di professione offrono ai malcapitati disoccupati.


Ma arriviamo alla questione sollevata nel titolo di questo articolo. 
Girovagando in internet mi imbatto in un annuncio diffuso da una società iscritta a Confindustria (vedi foto a lato), non quindi una di quelle agenzie di cui non si riesce a sapere nulla. 
La proposta di lavoro è così illustrata: "cercasi personale per inserimento dati, due ore di lavoro bla bla bla. L'importo di 650 euro verrà corrisposto solo in caso di esito positivo". 
Una bella somma per sole due ore di lavoro ma anche in questo caso qualcosa non torna: ti pagano solo in caso di esito positivo. Cosa vorrà dire?. Per non saper ne leggere né scrivere ho chiamato. Mi risponde una gentile signora, la quale mi conferma quanto scritto nell'annuncio, aggiungendo che si tratta di un "Click Day". clicca qui per un'anteprima sul significato di click day)

Comunque sia, offrire un lavoro, seppur di due ore, corrisposto solo in "caso di esito positivo", lo interpreto come l'ennesimo espediente per trarre profitto sulle spalle di quell'universo di ragazzi e di ragazze, di uomini e di donne, alla disperata ricerca di un lavoro quanto meno dignitoso. 

L'art. 36 della Costituzione italiana spiega che "il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa". Non parla di lavoro gratis (fosse anche di due ore), giacché il lavoro a cottimo prevede una retribuzione collegata all’effettivo risultato dell’attività lavorativa nell’unità di tempo.

In questi ultimi vent'anni c'hanno riempito di balle spaziali per convincerci della bontà della globalizzazione economica, come processo ritenuto irreversibile, mentre la tecnologia doveva affrancarci dal lavoro migliorando lo stile di vita di noi poveri mortali.
Avremmo dovuto essere anche più ricchi, invece  ho l'impressione che anche gli annunci di lavoro qui riportati, siano il segno dell'involuzione e del declino dei tempi in cui viviamo. Siamo passati dal "lavorare tutti al lavorare meno", al lavorare in pochi ma lavorando di più e per meno soldi, dovendo accettare qualsiasi tipo di lavoro e condizione salariale. Non stupiamoci quindi se ci sono flotte di migliaia di giovani o di quarantenni che hanno lasciato l'Italia mentre altri sono in procinto di fare altrettanto. E non pensiamo di ribaltare la situazione importando migliaia e migliaia di ventenni africani senza arte né parte: così facendo non faremo altro che accelerare la nostra morte, non solo dal punto di vista economico, bensì dal punto di vista sociale e culturale.  
                                                              di Alex CIONI

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