Vicenza, chiude l'ufficio di polizia postale
I CONTINUI TAGLI DEL GOVERNO SMANTELLANO I SERVIZI ESSENZIALI CHE LO STATO DOVREBBE DARE AI CITTADINI di Alex CIONI
Vicenza perde un altro servizio essenziale e per nulla di secondo piano come la polizia postale (leggi l'articolo) trasferendolo in un ufficio unico centrale a Venezia. Si continua a dire che in Italia bisogna riformare e ancora riformare.
No! o almeno non solo. Più che altro bisogna mettere nelle condizioni chi lavora nell'ente pubblico di poterlo fare, siano essi poliziotti o giudici per esempio.
Se lo Stato continua a tagliare le risorse, economiche o umane, è evidente che il problema della giustizia come del controllo del territorio non è un problema di normative (che ci sono ma spesso non vengono applicate), ma di carenza di uomini, mezzi e soldi.
Chiunque si proponga di andare al Governo deve avere l'onestà intellettuale di non omettere questo passaggio centrale. Il resto è propaganda.
No! o almeno non solo. Più che altro bisogna mettere nelle condizioni chi lavora nell'ente pubblico di poterlo fare, siano essi poliziotti o giudici per esempio.
Se lo Stato continua a tagliare le risorse, economiche o umane, è evidente che il problema della giustizia come del controllo del territorio non è un problema di normative (che ci sono ma spesso non vengono applicate), ma di carenza di uomini, mezzi e soldi.
Chiunque si proponga di andare al Governo deve avere l'onestà intellettuale di non omettere questo passaggio centrale. Il resto è propaganda.
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