"Profughi" nigeriani in Valdastico. Non è tutto oro quel che luccica



OCCHIO CON IL PRENDERE PER VERITA' STORIE STRAPPALACRIME CHE SPESSO SONO INVENTATE.

In relazione all'articolo pubblicato da Altovicentinonline (clicca qui per leggerlo), ci sentiamo in dovere di condividere alcune considerazioni.
Al netto della situazione di precarietà connessa alle manchevolezze della "cooperativa" che li ha in dote i cui particolari sono ormai di dominio pubblico, consigliamo di ascoltare e registrare con la dovuta attenzione le storie che questi ragazzi raccontano, evitando di prenderle come oro colato.
Ricordiamo che al momento questi ragazzi sono ancora dei "richiedenti asilo", non hanno lo status di profugo visto che le domande presentate dagli interessati devono ancora essere esaminate dalla commissione ministeriale. Detto questo, è cosa nota alle commissioni che già operano, di come i nigeriani siano avezzi a raccontare un sacco di frottole. 

La stragrande maggioranza di loro non fugge certo da pericoli ma sono in cerca di soldi e successo per poter tornare un giorno a casa e pavoneggiare la ricchezza raggiunta. 
Per farlo, quindi, molte volte s'inventano storie di sofferenze e persecuzioni che non hanno mai subito: tra l'altro sono così scarsi di fantasia che spesso raccontano tutti la medesima storia strappalacrime ma che evidenzia non poche incongruenze.
Altra cosa nota è che la maggioranza degli immigrati africani che giungono nelle nostre coste sostengono di non avere documenti e comunque rimane che in Nigeria è facilissimo falsificarli e cambiare più volte identità è una cosa normale, il che quindi non garantisce la loro identità, rendendo ancora più complicato il lavoro di verifica del loro status in quanto richiedenti asilo.
Chiariamo un altro aspetto: è vero che in Nigeria gli islamici di Boko Haram uccidono e decapitano? Si, è vero, ma non in tutta il Paese, solo in una piccola striscia di territorio. La Nigeria è grande oltre tre volte l’Italia e Boko Haram opera in una piccola zona nord occidentale, grande come un paio di province italiane.
In sintesi, solo una trascurabile porzione di territorio nigeriano è interessata alle scorrerie di Boko Haram.
E’ un po’ come se in Italia un gruppo terroristico tedesco agisse in Alto Adige, e per questo siciliani e veneti, per esempio, chiedessero asilo politico in Francia: ridicolo. Ed è questo che sta avvenendo con i nigeriani.
Tant'è vero che a febbraio il Primo ministro Italiano, tal Matteo Renzi, si è recato in visita ufficiale in quel Paese tessendo relazioni ufficiali con il governo del presidente Muhammadu Buhar, riconoscendo così la legittimità del governo nigeriano. Ragion per cui non si capisce come mai una nazione del genere non possa ospitare i suoi cittadini che fuggono dalla zona interessata dagli attentati del gruppo islamista Boko Haram.
In termini di popolazione la Nigeria è un mostro di 177 milioni di abitanti. La regione del Borno in cui Boko Haram è presente, ne conta 4,5 milioni, ma le zone direttamente interessate dagli attacchi islamisti sono abitate da meno di 1 milione di abitanti.
Statisticamente, significa che per 100 nigeriani che gli scafisti della Marina militare raccattano, forse 1 proviene da quelle zone. Ergo, non vi pare che ci stanno un po' tutti prendendo per il fondo schiena?.
In conclusione, visto che sono così trattati male, in condizioni pessime e così precarie, perché non legittimarli anche a fare una causa contro chi li ospita? Magari è una strada da suggerire loro (come tutto quello che raccontano) per ottenere anche un risarcimento dei danni!. Chissà che così facendo chi veramente ci sta guadagnando e li sta strumentalizzando venga messo nelle condizioni di non operare più nel sociale.

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