Con la fine di Berlusconi il centrodestra è imploso


A ROMA MUORE IL CENTRO-DESTRA ITALIANO
di Alex Cioni

Per come l'abbiamo conosciuto negli ultimi vent'anni, a Roma si sta consumando con tutta probabilità il de profundis del centro-destra italiano. Personalmente penso che non tutto il male venga per nuocere: pure Giorgia Meloni sembra aver compreso, grazie (pare) ad una significativa ribellione interna al partito di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, che Guido Bertolaso non può essere il candidato a Sindaco in grado di catalizzare la maggioranza dei cittadini romani, sopratutto se in corsa per il Campidoglio c'è un nome pesante come quello di Francesco Storace, il cui percorso politico può non piacere ai cosiddetti moderati ma, per chi proviene da una certa parrocchia politica, rimane l'unico ancoraggio dignitoso per cui vale la pena spendersi in una campagna elettorale che si profila complicatissima. 
Se la Meloni invece sarà costretta a candidarsi a Sindaco della Città Eterna, temo che FdI-An ne uscirà comunque sconfitta o, nella migliore delle ipotesi, con le ossa rotte; in caso di vittoria, il partito perderebbe il volto mediatico, unico vero catalizzatore di quel marginale ma tutto sommato dignitoso consenso ottenuto in 3 anni di vita. In caso di sconfitta perderebbe il già poco peso contrattuale che si ritrova ad avere in questo momento, lasciando campo libero a Matteo Salvini. 

C'é poco da fare, sapevamo che con la fine di Berlusconi sarebbe imploso anche il centro-destra, per cui prima se ne prende atto, meglio è per tutti: o si decide serenamente di andare oltre alle logiche dell'ultimo ventennio -tenute in piedi da un leader con un'indiscutibile carisma come mister B.- provando a non ragionare solo in termini di una politica fine a sé stessa utile solo a conservare la prebenda per qualche fortunato, o il cammino che si profila all'orizzonte -già di per sé tortuoso e pieno di insidie- finirà per concludersi anticipatamente, liquidando le speranze di rinascita -per chi ci crede ancora- di una Destra sociale, nazionale e popolare. Per dirla alla Ghandi, "la vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente".

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