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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

La sinistra scende in piazza, vuole più immigrati


REPLICA IL COMITATO PRIMANOI ACCUSANDOLI DI IPOCRISIA E DI SPECULARE SULLE PELLE DEI MIGRANTI
Ancora una volta Schio dovrà assistere ad una manifestazione partorita dal pentolone di sigle facenti parte alla sinistra locale riunitesi nel comitato "Altovicentino Accoglie". 
La manifestazione organizzata per sabato sera contro chi si oppone all'accoglienza, per il comitato di cittadini PrimaNoi rappresenta "la solita sceneggiata tanto risibile quanto grottesca di elementi che analizzano la grave situazione sul fronte immigrazione con gli occhi intrisi di dogmi ideologici e di stereotipi. Dogmi - sottolinea PrimaNoi - che con tutta franchezza contribuiscono a creare un'ulteriore confusione su un tema che dovrebbe essere affrontato con fredda lucidità evitando di farsi guidare da delle pur legittime convinzioni ideali". 
Le parole di "Altovicentino Accoglie", che ha accusato il comitato PrimaNoi di "razzismo e intolleranza," vengono rigettate al mittente: "In questi mesi, non abbiamo solamente denunciato il pericolo di un fenomeno migratorio condito da elementi oscuri che mina nelle fondamenta quel poco che rimane delle identità culturali dei popoli europei e i già precari equilibri sociali e occupazionali del continente, ma altresì il vergognoso e fiorente business sorto attorno al sistema dell'accoglienza di cui i maggiori profittatori sono cooperative e associazioni che gravitano attorno al mondo della sinistra italiana".  
PrimaNoi, insomma, non ci sta a subire in silenzio le gratuite accuse rivolte da Altovicentino Accoglie e rilancia accusando a loro volta gli "sceneggianti capeggiati dal centro sociale Arcadia, di ipocrisia e di speculare assieme ai loro compagni delle cooperative sulle pelle degli immigrati". 
"E' impossibile - spiegano dal comitato - discutere serenamente con chi scarica tute le responsabilità di quanto sta accadendo all'Occidente, così come ritiene illegittime le commissioni che valutano le domande dei richiedenti asilo, già notoriamente di manica larga sull'accoglimento delle domande, perché i fatti parlano chiaro dal momento che l'unico vero muro viene alzato da coloro che scelgono di farsi guidare ciecamente da retaggi culturali fuori dalla storia".
Quelli del comitato PrimaNoi non ci stanno a recitare la parte dei cattivi, quindi annunciano che a breve sarà promosso un presidio denominato "Operazione verità" per spiegare le ragioni della contingente necessità di fare fronte comune in netta opposizione alla propaganda sviscerata dai fautori dell'accoglienza senza regole: "Vogliamo smascherare le ipocrite operazioni di quei soggetti che si nascondono dietro la bandiera arcobaleno al fine di dimostrare che l'intolleranza abita in casa di chi si traveste da tollerante in perfetto stile gender, e non dalla parte di chi ritiene che una cosa sia la solidarietà altra l'affarismo condito in salsa buonista".


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