Nell'alto vicentino tra continue proteste dei profughi emerge qualcosa di singolare


VALLI DEL PASUBIO, BARUFFA TRA COOPERATIVE E ASSOCIAZIONI PRO-IMMIGRATI

A Valli del Pasubio alcune donne africane richiedenti asilo hanno protestato sabato pomeriggio con il supporto di associazioni locali ed esponenti della sinistra radicale lamentando come al solito la precarietà delle condizioni di vita in quelli che (impropriamente ndr) vengono definiti centri d'accoglienza. Secondo Alex Cioni, portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi - "l'elemento singolare della questione che sta emergendo in tutto il suo paradosso nel nostro territorio, è di un vero e proprio conflitto tra i vari gruppi che sostengono l'arrivo indiscriminato degli immigrati: da una parte le cooperative e privati cittadini che affittano i propri locali, dall'altra associazioni che difendono i richiedenti asilo".
Nel contempo il centro sociale Arcadia di ‪S‎chio‬ annuncia la partenza di alcuni loro militanti per ‪Idomeni‬, luogo ormai noto per l'ammassamento di migliaia di immigrati tra Grecia e Macedonia. 

L'azione del centro sociale Arcadia
"Un tempo, almeno sulla carta, la sinistra era sinonimo di difesa dei lavoratori, dei pensionati, delle componenti meno abbienti della società. Questa sinistra invece si è scordata del proprio vicino di casa, di chi è cittadino italiano di nascita, perché secondo una certa dottrina sono considerati dei privilegiati, oltretutto colpevoli di essere occidentali quindi responsabili, se non altro morali, delle disgrazie degli immigrati" - accusa Alex Cioni. "Questi sprovveduti - prosegue nell'accusa il portavoce di PrimaNoi - non comprendono che un conto sono le tesi edulcorate immigrazioniste, altra cosa la realtà. La difesa e la tutela di tutti noi e quindi degli stessi immigrati sta nel preservare le diversità, sta nell'evitare di spacciare per soluzioni quelle che nei fatti sono solo delle pie illusioni che prima o poi creeranno conflitti di natura sociale e culturale".

Per questi e altri motivi dal comitato annunciano una serie di attività, tra cui una raccolta di firme, per dire "basta all'infame mercato tra Stato e privati relativo alla gestione dei richiedenti asilo. Basta alla speculazione di cooperative e privati cittadini sulla pelle degli stranieri che poi ricadono sulla testa dei cittadini italiani. Basta alla propaganda buonista secondo la quale è un nostro dovere aprire all'accoglienza indiscriminata degli immigrati".
Gli attacchi del comitato non si fermano qui. Dopo che il centro sociale Arcadia ha rivendicato sulla propria pagina Facebook l'affissione abusiva di decine di manifesti che propagandano le tesi immigrazioniste,PrimaNoi sostiene "che non è la prima volta che questi soggetti agiscono in questo modo, certi dell'impunità per i loro gesti. Le Autorità competenti -si chiedono dal comitato antiprofughi -interverranno stavolta secondo le normative vigenti per sanzionare i responsabili del centro sociale o faranno come al solito finta di niente?".

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